I SAPERI FONDAMENTALI Sallustio I TEMI LA DECADENZA DEL PRESENTE T1 T4 T11 T13 L idea centrale di Sallustio consiste nell avvertire, nella generazione di Romani a cui lo storico appartiene e in quella direttamente precedente, i segni di un irrevocabile decadenza (T1, T4), le cui origini sono da ricercare nelle condizioni di sicurezza e di eccessivo benessere che si sono venute a creare quando Roma, dopo la sua espansione in tutto il Mediterraneo, aveva raggiunto una posizione di ricchezza e potere ed era venuto meno, soprattutto, quel timore del nemico esterno (metus hostilis) che aveva compattato, all interno, la società romana (T11, T13). LA NATURA DELL UOMO T2 T3 T7 T8 T12 T14 T17 L interpretazione della storia che caratterizza le opere di Sallustio è ispirata a una visione moralistica: i principali protagonisti delle sue opere Catilina (T3), Giugurta (T12), Mario (T14), Silla (T17), Sempronia (T7), Cesare, Catone (T8) sono, sì, altrettante espressioni dei grandi fenomeni sociali contemporanei a ciascuno di loro, ma quei fenomeni vengono a loro volta spiegati sulla scorta delle tendenze etico-morali proprie di ciascuna epoca e di ciascuno di quei protagonisti. Presupposto filosofico di tale visione è l idea per la quale la vera forza dell uomo è nell ingegno e nella virtù (T2). GUERRE INTERNE ED ESTERNE T5 T6 T9 T10 T13 T15 T16 Il discorso di Cesare L uomo nuovo contro i nobili di nascita Entrambe le monografie raccontano la storia di un conflitto, rispettivamente con un nemico interno e con un nemico esterno allo Stato romano, sullo sfondo di altrettanti contrasti ideologici, rispettivamente tra conservatori e sovversivi (T5, T6, T9, T15) e tra Roma e i suoi nemici (T10, T13, T16): delle diverse posizioni Sallustio dà conto facendo ampiamente ricorso a documenti storici (in realtà liberamente ricostruiti, ma fedeli, nei contenuti, agli originali) come discorsi e lettere, che collocano il lettore nel vivo delle azioni e delle decisioni e scandiscono, allo stesso tempo, i momenti culminanti delle vicende narrate, orientandone, in qualche misura, anche l interpretazione. 836