Stati e signorie in Italia | CAPITOLO 10 Venezia cercò di sfruttare la situazione di incertezza in cui Milano si stava dibattendo e, con il sostegno del re di Napoli, attaccò lo Sforza che trovò un alleato nei Medici di Firenze, disposti a ribaltare le precedenti coalizioni perché ora preoccupati dall espansione veneziana. L abilità di professionista della guerra dimostrata da Francesco Sforza consentì al ducato milanese di battere Venezia e allontanarne la minaccia. Ma nello stesso tempo lo Sforza prese consapevolezza dell impossibilità di realizzare in quel momento propositi di espansione, per cui si orientò a cercare soluzioni concilianti che si sarebbero realizzate come vedremo poco dopo con la pace di Lodi. Sotto la sua guida Milano ritrovò vigore economico e sviluppo urbanistico, che consolidarono il ruolo della città e del ducato quale polo tra i più ricchi e dinamici d Europa. APPROFONDIAMO PERSONAGGI FRANCESCO SFORZA Francesco Sforza rappresentò un caso emblematico di uomo spregiudicato che grazie alle sue abilità militari seppe approfittare di alcune situazioni favorevoli per acquisire posizioni di potere. Formatosi sotto la guida del padre, il condottiero Muzio Attendolo Sforza, aveva combattuto per Napoli e per il papa. Con la sua abilità riuscì a costituire all interno dello Stato pontificio un proprio dominio territoriale impadronendosi della Marca anconetana e di varie aree dell Umbria, al punto che, per acquietarne la pericolosa ambizione, lo stesso papa gli concesse i titoli di marchese e gonfaloniere (incaricato di difendere i diritti della Chiesa) di Il cortile dell Ospedale Maggiore di Milano (oggi sede universitaria), che Francesco quelle terre. Sforza fece progettare dal Filarete, uno dei massimi architetti quattrocenteschi. Divenuti Il punto di svolta giunse quando, dopo signori, diversi capitani di ventura commissionarono opere d arte e lussuosi palazzi essere stato al servizio di Filippo Maria principeschi chiamando alle loro corti poeti, artisti, architetti affinché celebrassero con Visconti, questi gli promise in sposa la fi- toni eroici le imprese compiute e dessero gloria futura al casato. glia Bianca Maria, nata fuori dal matrinella battaglia di Caravaggio (1448) ma la repubblica monio ma riconosciuta dal padre e sua unica erede. La giovane aveva solo sette anni e Filippo Maria era milanese, preoccupata per le sue mire di conquista indeciso tra vari illustri pretendenti per lei; solo quan- del ducato, lo cacciò. Così Francesco si fece aiutare do lo Sforza passò alla lega antiviscontea il padre ce- proprio dalle truppe veneziane per impadronirsi della città, nel 1450. dette, promettendogliela in cambio della sua fedeltà. Forte dei suoi domini e di quelli ricevuti in dote dopo il Con la pace di Lodi del 1454 gli Stati italiani riconobmatrimonio, avvenuto nel 1441, Francesco Sforza ap- bero Francesco come legittimo duca di Milano, ma profittò della crisi della Repubblica ambrosiana l imperatore non gli riconobbe mai il titolo; lo conces(nata dopo la morte di Filippo Maria), che lo aveva se invece al figlio Galeazzo Maria, segnando la definichiamato a difendere il ducato milanese dagli attac- tiva consacrazione di una dinastia nata sui campi di chi dei veneziani. Lo Sforza sbaragliò gli avversari battaglia. 259 77636R_0000E01_INTE_BAS@0259.pgs 15.09.2021 14:46