SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT Ritratto cinquecentesco di Alessandro VI Borgia. LA REPUBBLICA DI SAVONAROLA A FIRENZE L intervento di Carlo VIII in Italia lasciò conseguenze significative soprattutto a Firenze. La debolezza mostrata da Piero Piee di fronte al monarca francese provocò lo sdegno dei fiorentini, che cacciarono dalla città lui e i Medici. Il credito che il padre Lorenzo aveva sacacciaro o si era esaurito e la famiglia non era più in grado di assicurare alla puto ottenere ottee città la sstessa ricchezza e prestigio. questo contesto emerse la figura del frate domenicano Girolamo SavoIn q narola. narola a Con le sue visioni apocalittiche e le sferzanti accuse contro la corruzione della società fiorentina e il nepotismo imperante nella Chiesa, il frate si era guadagnato il consenso popolare (> A ). La sua condanna del lusso e della guadag g ricchezza, di cui erano espressione massima proprio i Medici, si accomparicch h gnava alla proposta di uno stile di vita improntato alla penitenza (i suoi gn n seguaci erano detti piagnoni ) e alla volontà di attuare una profonda riforma morale e religiosa. Il tentativo di far rinascere le antiche istituzioni comunali provocò però i timori del patriziato urbano. Colpendo sia i costumi della APPROFONDIAMO PERSONAGGI GIROLAMO SAVONAROLA Nato a Ferrara nel 1452, Savonarola entrò nell Ordine domenicano a 25 anni. Intorno al 1486 avviò la sua predicazione, nutrita di profezie bibliche che adattava alla situazione contemporanea, predicendo un imminente castigo per la Chiesa, seguito da un rinnovamento. Dopo una prima esperienza a Firenze, nel 1490 vi fu richiamato da Lorenzo de Medici. Qui, ispirandosi all Apocalisse e ai libri profetici, denunciò i vizi cittadini e gli abusi di un governo ritenuto tirannico, e annunciò la venuta di un sovrano salvatore che sarebbe sceso d oltralpe a compiere la vendetta divina. La discesa in Italia di Carlo VIII nel 1494, che a Firenze ebbe come effetto la cacciata dei Medici, parve segnare la realizzazione delle sue profezie. Anche se la spedizione di Carlo non portava la sperata rigenerazione dell Italia, Savonarola sostenne l elaborazione della riforma costituzionale di Firenze. Una sua proposta per moderare il potere della signoria causò la reazione degli arrabbiati , che lo costrinsero a lasciare la città. Richiamato per le pressioni dei suoi seguaci, riprese a predicare, spronando i cittadini alla riforma dei costumi e alla penitenza, e scagliandosi contro la corrotta Roma papale dei Borgia. I fiorentini sembravano seguire in massa la passione dei savonaroliani piagnoni , che con i bruciamenti di vanità distruggevano cosmetici, abiti lussuosi, strumenti musicali ma anche libri e opere d arte giudicati immorali. DAL GOVERNO AL ROGO Mentre gli Stati italiani si coalizzavano contro Carlo VIII, costringendolo a lasciare l Italia, Alessandro VI ordinò a Savonarola di recarsi a Roma per dare chiarimenti sulle sue pretese qualità profetiche, intimandogli di sospendere le predicazioni. Dopo alcuni tentativi di conciliazione papa Borgia, con l appoggio degli arrabbiati , lo scomunicò (1497). Savonarola non ne tenne conto, ma dovette cessare le prediche quando il papa minacciò l interdetto su Firenze (1498). Mentre crescevano in città i tumulti fra le fazioni, Savonarola decise di consegnarsi alle autorità. Subì tre processi, tutti manipolati, che si conclusero con la sua condanna a morte. orte. Dopo essere stato sconsacrato, crato, fu impiccato con due confratelli; il suo cadaadavere venne arso pubblicamente in piazza za della Signoria. Fra Bartolommeo, Ritratto di Girolamo Savonarola, 1497 ca. Approfondisci gtvp.it/21storia01-26 288 77636R_0000E01_INTE_BAS@0288.pgs 15.09.2021 14:50