DAI FATTI ALLA STORIA APPRENDERE E LAVORARE CON METODO STORICO Attraverso una lettura analitica delle fonti storiche (scritte e iconografiche) proposte, potrai avere un quadro complessivo dell argomento oggetto del laboratorio. Il lavoro che farai su di esse ti consentirà di: reperire informazioni ordinare e sistematizzare le fonti cogliere analogie e differenze assegnare il valore pertinente a ogni documento rielaborare le informazioni individuare nessi e relazioni tra le fonti Ciò ti permetterà di: contestualizzare gli argomenti facendo i dovuti approfondimenti In questo modo potrai: esprimere valutazioni e motivare le scelte formulare ipotesi individuare collegamenti con ulteriori fonti dare un quadro interpretativo chiaro in modo argomentato A questo punto potrai assumere un punto di vista personale e utilizzare categorie storiche per un esposizione orale o un elaborazione scritta che ricostruisca la problematica storica affrontata con un lessico appropriato. PUNTI DI VISTA SULLA CADUTA DI COSTANTINOPOLI La presa di Costantinopoli nel 1453 da parte degli ottomani sotto la guida di Maometto II fu un evento traumatico che ebbe una grossa eco in tutta la cristianità. La memoria dell evento è stata narrata da vari personaggi e da vari punti di vista. Le testimonianze qui raccolte, di origine sia cristiana sia islamica, mostrano con partecipazione e realismo il dramma di un evento già allora percepito come epocale. Dalla lettura delle fonti emergono i differenti interessi degli autori: politici, commerciali e culturali. 1 LEGGERE LE FONTI A L assedio raccontato da un mercante fiorentino Colubrina: pezzo d artiglieria a canna lunga e sottile. 2 Undici dita: poco più di 2 metri. 3 Libbra: unità di misura di peso corrispondente a circa 300 g. 4 Braccio: unità di misura di lunghezza corrispondente a circa 60 cm. 1 Jacopo Tedaldi, mercante fiorentino che commerciava con l Oriente, fuggì a nuoto da Costantinopoli quando i turchi entrarono in città, riuscendo a trovare scampo su una nave veneziana. Nel suo resoconto attesta ciò di cui è stato testimone. All assedio c erano in tutto duecentomila uomini, di cui forse sessantamila erano soldati, essendo trenta o quarantamila di essi cavalieri. [ ] C erano parecchie grosse bombarde e un gran numero di colubrine1 e altri strumenti per il lancio dei proiettili. Tra l altro c era un enorme bombarda di metallo, tutta d un pezzo, che lanciava una pietra di undici spanne e tre dita2 di circonferenza, pesante millenovecento libbre3. [ ] L assalto iniziò e i difensori diedero buona prova di se stessi in tutti i punti. La porta di San Romano era il luogo più vulnerabile, e le mura erano le più deboli, da quando i Turchi avevano all inizio distrutto una gran parte di esse. La bombarda era stata piazzata là, ed essi avevano raso al suolo una torre e la metà superiore delle mura per una lunghezza di duecento braccia4 come minimo. Nel frattempo i difensori cercavano di ostruire le brecce nelle mura, riempiendo le duecento braccia 322 77636R_0000E01_INTE_BAS@0322.pgs 15.09.2021 13:00
LABORATORIO - DAI FATTI ALLA STORIA - Punti di vista sulla caduta di Costantinopoli