La Riforma protestante | CAPITOLO 16 Il notevole successo ottenuto dalle truppe imperiali sui principi luterani nella battaglia di M hlberg del 1547 sembrò un colpo decisivo per le sorti del protestantesimo, che apparve seriamente in crisi. Ma proprio quella vittoria mise in allarme i principi tedeschi di fronte all eccessivo potere imperiale, tanto che alcuni di loro passarono dal campo cattolico a quello protestante associandosi alla Lega di Smalcalda. I protestanti chiesero anche l appoggio del re di Francia Enrico II (1552) che, sebbene fosse cattolico, come abbiamo visto non esitò a concederlo per mettere in difficoltà Carlo V. 1555 Pace di Augusta QUANDO RICAPITOLANDO 1 Quale figura andò a sostituire quella del sacerdote nella Chiesa luterana? 2 Quali tentativi di conciliazione tra cattolici e luterani furono portati avanti da Carlo V? 3 Che cosa significa il principio del cuius regio eius religio? LA PACE DI AUGUSTA Solo nel 1555 si raggiunse un importante intesa: con la pace di Augusta i protestanti ottennero il riconoscimento giuridico di poter professare liberamente la loro fede. Mentre i principi potevano liberamente decidere se aderire alla nuova fede o restare cattolici, per i sudditi si scelse la strada dell imposizione, sintetizzata nell espressione cuius regio eius religio ( di chi è la regione, di lui sia la religione ): avrebbero dovuto cioè seguire la scelta di fede del loro principe. Sul piano politico questo provvedimento significava la definitiva affermazione del particolarismo tedesco e la sconfitta del modello universalistico imperiale. La pace di Augusta dimostrava inoltre che la questione religiosa era ormai completamente assorbita all interno del gioco politico. Il riconoscimento ufficiale del protestantesimo sanciva la divisione della cristianità. LUTHER. GENIO, RIBELLE, LIBERATORE Il film ripercorre in maniera lineare la vita di Martin Lutero, a partire dalla decisione di diventare un monaco presa durante una terribile tempesta (1505), fino alla dieta di Augusta (1530) che, come dice la didascalia finale, aprì la porta alla libertà religiosa. Le tappe fondamentali ci sono tutte: il viaggio a Roma, la vendita delle indulgenze, le 95 tesi, gli appoggi politici e la guerra dei contadini, il matrimonio, tutte esperienze che servono a rinsaldare la fede del monaco tedesco. Il film, indipendente, è stato finanziato dalla comunità luterana degli Stati Uniti e, di conseguenza, la narrazione è molto schierata in favore della Riforma. Lutero è il protagonista indiscusso, le sue scelte sono sempre giuste e la Chiesa cattolica è condannata senza appello. Nonostante queste premesse e un tono un po troppo didascalico, il film si fa apprezzare perché spiega in maniera chiara le dinamiche della protesta religiosa e della successiva rivolta dei contadini, di cui evidenzia gli eccessi con un tono censorio. TITOLO: Luther. Genio, ribelle, liberatore GENERE: Storico, biografico ANNO: 2003 REGIA: Eric Till CAST: Joseph Fiennes (Martin Lutero), Alfred Molina (Johann Tetzel), Jonathan Firth (Girolamo Aleandro), Claire Cox (Katharina von Bora), Peter Ustinov (Federico il Saggio), Bruno Ganz (Johann von Staupitz) PAESE: Germania, Usa DURATA: 124 minuti MARTIN LUTERO: Le mie mani sono sporche di sangue, io semino n no discordia. A migliaia sono morti per causa mia. A volte sono così rattristato che non riesco a lasciare il letto. Mi hanno trasformato in una stella fissa, ma non lo sono. Io sono un pianeta vagante: non servo a orientare il cammino. 417 77636R_0000E01_INTE_BAS@0417.pgs 15.09.2021 14:02