SEZIONE C | L ET DELLE RIVOLUZIONI Una piantagione di cotone nel South Carolina. Già diversa si presentava la situazione nel secondo gruppo di colonie, posto immediatamente a sud rispetto al primo. Per prendere il controllo di New York, New Jersey e Pennsylvania, gli inglesi dovettero, in un primo momento, fare i conti con chi era arrivato prima di loro, in particolare con gli olandesi, che avevano fondato New Amsterdam: passata in mani inglesi, la città venne ribattezzata New York, nel 1664, e si impose sin da subito, assieme a Philadelphia, come un grande centro portuale e commerciale. Successivamente, nella zona fu costante l immigrazione tedesca e olandese, un fenomeno che diede alla regione maggiore vivacità, a livello economico, sociale e culturale. Infine, le colonie più meridionali, vale a dire Delaware, Maryland, Virginia, North Carolina, South Carolina e Georgia, si differenziarono sin da subito per via della loro economia: più che sul commercio transatlantico e sulle attività mercantili, esse si basavano principalmente sull attività agricola e sulle grandi piantagioni di cotone, nelle quali fu importato per lavorarvi un enorme numero di schiavi africani. Liturgia In ambito religioso, il termine indica il complesso delle cerimonie (preghiere e riti) di un culto. Ogni religione ha la propria liturgia. 188 LA NUOVA GERUSALEMME Quando si prendono in esame la nascita e il primo periodo di sviluppo delle colonie inglesi in Nord America, non bisogna mai sottovalutare l importanza del fattore religioso. I puritani rappresentavano, come abbiamo già visto (> C2.2), il gruppo più radicale all interno del calvinismo inglese, il gruppo cioè che rifiutava la Chiesa anglicana, voluta da Enrico VIII e riaffermata da Elisabetta I, perché considerata ancora troppo vicina, tanto nella sua organizzazione quanto nella liturgia, alla Chiesa cattolica. Con il tempo, ai puritani si aggiunsero in America altri gruppi religiosi, anch essi di fede protestante, tutti accomunati dal desiderio di fondare la nuova Gerusalemme: vale a dire, il luogo dove poter dare vita alla comunità degli eletti , coloro che erano destinati a essere salvati. Secondo la dottrina calvinista, la salvezza ultraterrena dell uomo non dipendeva in alcun modo dalle opere, cioè dalle azioni buone e meritorie compiute in vita che farebbero guadagnare, come credono i cattolici, il paradiso. I calvinisti credevano invece nella predestinazione, cioè nella salvezza riservata solo ad alcuni, gli eletti, secondo l imperscrutabile disegno di Dio. Il senso di inquietu-