SEZIONE C | L ET DELLE RIVOLUZIONI 1787 Viene approvata la Costituzione degli Stati Uniti d America QUANDO La Costituzione degli Stati Uniti d America approvata nel 1787. LA COSTITUZIONE DEGLI STATI UNITI D AMERICA DEL 1787 Terminata vittoriosamente la guerra, occorse aspettare fino al maggio 1787 perché un apposita assemblea si riunisse a Philadelphia per redigere una vera e propria Costituzione scritta. Dopo quattro mesi di intense polemiche e scontri verbali, nel settembre 1787 venne approvato un testo molto breve, composto da soli sette articoli. Gli Stati Uniti d America divenivano una repubblica federale, in cui l autonomia e la sovranità, in determinate materie, dei singoli Stati convivevano con un potere centrale forte. Secondo il principio della divisione dei poteri, che i padri fondatori americani ripresero da Montesquieu (> C5.4), il potere legislativo era conferito al Congresso, diviso in due camere: la Camera dei rappresentanti, eletta direttamente dai cittadini con una ripartizione dei seggi proporzionale alla popolazione dei singoli Stati, e il Senato, dove ogni Stato era rappresentato da due senatori. In tal modo, nella Camera avrebbero usufruito di più seggi, e quindi di maggior influenza, gli Stati più grandi e popolosi, mentre in Senato gli Stati più piccoli e con meno abitanti avevano la garanzia di non rimanere schiacciati dagli altri. Del potere esecutivo veniva invece investito il presidente, in carica per quattro anni. Il potere giudiziario, articolato a livello federale, ma anche dei singoli Stati, aveva nella Corte suprema un istituzione di fondamentale importanza, chiamata a difendere la Costituzione e a sanare i conflitti tra le istituzioni federali e quelle dei singoli Stati. APPROFONDIAMO CONCETTI E IDEE IL FEDERALISMO Il federalismo è una dottrina politica che favorisce l unione di diversi Stati sotto una Costituzione e un governo comune, garantendo allo stesso tempo un certo grado di autonomia agli Stati membri. Le repubbliche federali più importanti al giorno d oggi sono gli Stati Uniti, la Germania, la Russia e la Svizzera. Storicamente, il pensiero federalista nacque nelle tredici colonie in lotta per l indipendenza contro la madrepatria inglese. La sua prima e più celebre teorizzazione fu nei Federalist Papers (1788), una raccolta di scritti di Alexander Hamilton (1755-1804), John Jay (1745-1829) e James Madison (1751-1836) indirizzati ai cittadini dello Stato di New York a sostegno della Costituzione del 1787. Gli autori sono tre personaggi di primo piano della storia americana: Hamilton è tuttora raffigurato nella banconota da 10 dollari; Jay è stato il primo presidente della Corte suprema degli Stati Uniti (dal 1789 al 1795), mentre Madison è stato il quarto presidente della storia americana, dal 1809 al 1817. IL DIBATTITO COSTITUZIONALE Il dibattito costituzionale americano continuò in maniera serrata anche dopo l approvazione della Costi- tuzione, in particolare a proposito del rapporto tra i poteri riconosciuti all autorità centrale, cioè il governo federale, e quelli di competenza dei vari Stati membri. Nel caso italiano, di federalismo non si è cominciato a parlare prima del XIX secolo e del dibattito sull Unità nazionale. In contrapposizione a chi voleva uno Stato italiano unitario, molti ritennero che la soluzione federalista fosse più adatta alla situazione politica e culturale italiana, che presentava enormi differenze tra realtà che erano rimaste divise per secoli. Alla fine, nonostante l opzione federalista portata avanti da prestigiosi personaggi di diversa estrazione politica e culturale, prevalse invece l ipotesi dello Stato unitario. Nella politica contemporanea, uno studioso come Carl Joachim Friedrich (1901-84) ha parlato di processi di federalizzazione , a proposito di tutti quegli esempi in cui il potere viene ripartito tra distinti soggetti e livelli di governo, spesso in contrasto tra di loro: è il caso degli stati regionali (come la Catalogna, rispetto al resto della Spagna), delle confederazioni di Stati (come quella di Serbia e Montenegro, attiva dal 2003 al 2006) e delle unioni sovranazionali, di cui l Unione Europea è l esempio più evidente. Approfondisci gtvp.it/21storia02-04 198