DAI FATTI ALLA STORIA H Il discorso di Robespierre per la condanna a morte del re La Convenzione, dichiarata decaduta la monarchia, si trovò a dover decidere le sorti di Luigi XVI. Robespierre in un accorato discorso chiarì che un re detronizzato non doveva essere processato ma condannato direttamente e che era in gioco la legittimità della Rivoluzione. Qui non c è da fare un processo. Luigi non è un imputato; voi non siete dei giudici; voi siete e non potete essere altro che uomini di Stato e rappresentanti della nazione. [ ] Luigi è stato detronizzato per i suoi delitti; Luigi ha denunciato il popolo francese come ribelle e ha chiamato in suo aiuto per castigarlo, le armi dei confratelli tiranni. La vittoria del popolo ha deciso che soltanto lui era ribelle. Luigi non può dunque essere giudicato: è già giudicato. O egli è già condannato, oppure la repubblica non è assoluta. [ ] Ma se Luigi viene assolto, se Luigi può essere supposto innocente, che ne è della rivoluzione? Se Luigi è innocente, tutti i difensori della libertà diventano dei calunniatori. da La rivoluzione giacobina, a cura di G. Cantoni, Universale economica, Milano 1953 I L esecuzione di Luigi Capeto Luigi XVI, vestito di bianco, venne portato sul luogo delle esecuzioni in carrozza e non, come di consueto, sulla carretta dei condannati. Questo fu l unico privilegio che venne concesso al re deposto per evitare le umiliazioni della folla, ma anche per ragioni di sicurezza. Stampa dell epoca raffigurante l avvenuta condanna a morte di Luigi XVI il 21 gennaio 1793 in Piazza della Rivoluzione (attuale Place de la Concorde). La marcia delle donne dei mercati di Parigi verso Versailles, il 5 ottobre 1789, fu una manifestazione popolare di rilievo nella storia della Rivoluzione francese. 310