L Unità d Italia | CAPITOLO 14 RICAPITOLANDO 1 Quali provvedimenti furono presi dal maresciallo Radetzky come governatore del Lombardo-Veneto? 2 Quale fu la politica sostenuta da Pio IX dopo il suo ritorno da Gaeta? 3 Per quale motivo Ferdinando II fu definito re bomba ? 4 Come si presentava la città di Napoli in epoca borbonica? ma anche poco produttiva), vi erano anche eccellenze nella produzione di olio e agrumi; nel settore industriale, il Regno delle Due Sicilie era certamente in ritardo rispetto alle grandi potenze dell Europa occidentale, ma poteva comunque vantare alcuni grandi impianti industriali, specie nel settore tessile, anche se per lo più erano gestiti dallo Stato o da imprenditori stranieri e protetti dalla concorrenza estera grazie a politiche protezionistiche. Alla bassa pressione fiscale e all approvigionamento di beni alimentari a prezzi contenuti si contrapponeva però uno scarsissimo livello di investimenti pubblici, anche a causa del debito pubblico elevato. Inoltre, a grandi città di fatto indipendenti da Napoli, come per esempio Bari, si affiancavano realtà nelle quali bande di contadini armati e banditi difendevano con le armi i propri interessi e i diritti consuetudinari, spesso vecchi di secoli, oppure erano al soldo dei nobili locali: come per tutta l età moderna, di fronte a uno Stato che faticava ad affermare la propria autorità, i più forti continuavano a imporre la propria legge. In definitiva, pur con qualche eccellenza, il sistema economico del regno non era competitivo rispetto alla concorrenza europea, e su ciò influivano anche un sistema bancario povero e una rete ferroviaria limitata alla tratta Napoli-Portici e a pochi ampliamenti. Lombardo-Veneto Governato dal maresciallo Radetzky Severo controllo poliziesco Mancato sviluppo economico Granducato di Toscana Governato da Leopoldo II d Asburgo-Lorena Abrogazione statuto / repressioni Buon sviluppo economico Stato Pontificio Governato da Pio IX Repressione degli oppositori Discriminazione degli ebrei Regno delle Due Sicilie Governato da Ferdinando II di Borbone Repressione degli oppositori Profonde differenze interne Arretratezza sistema economico L Italia dopo il 1848 2 QUANDO 1849 Pace di Milano IL PIEMONTE DI CAVOUR VITTORIO EMANUELE II E IL CONTRASTO CON IL PARLAMENTO Nell Italia post 1848, la realtà più vivace, quanto meno da un punto di vista politico e istituzionale, era certamente il Regno di Sardegna. Succeduto al padre Carlo Alberto dopo la sconfitta contro gli austriaci a Novara (> C13.4), Vittorio Emanuele II mantenne in vigore lo Statuto albertino, ma il suo rapporto con il Parlamento fu da subito burrascoso. La pace di Milano, siglata con l Austria nell agosto del 1849, prevedeva il pagamento di una coscipua indennità di guerra, senza però alcuna perdita territoriale per il regno, ma tale soluzione non piacque alla maggioranza della Camera, che rifiutò di approvarla. Il re e il primo ministro, il moderato Massimo D Azeglio, decisero così di sciogliere il Parlamento (come lo Statuto albertino permetteva loro di fare) e di indire nuove elezioni. Vittorio Emanuele rivolse, inoltre, un messaggio ai suoi sudditi, il proclama di 343