SEZIONE D | IL SECOLO DELLA BORGHESIA E L ET DELL IMPERIALISMO schiavano di mettere in secondo piano il ruolo del regno sabaudo e di ridare forza alle richieste dei leader democratici, in particolare di Mazzini e Cattaneo, che in breve tempo raggiunsero Napoli. Forte era inoltre il timore di Cavour che Garibaldi potesse lanciarsi su Roma, scatenando la prevedibile reazione francese e la messa in discussione di tutto quanto era stato fatto fino ad allora. Il governo piemontese decise dunque di intervenire militarmente: a settembre, dopo aver ottenuto l assenso di Napoleone III e garantito l impegno a non toccare Roma e il Lazio, le truppe sabaude invasero le Marche e l Umbria, sconfiggendo l esercito pontificio a Castelfidardo (18 settembre 1860). A ottobre, proseguirono la loro marcia verso il meridione, mentre Garibaldi sconfiggeva i borbonici nella battaglia del Volturno (26 settembre 2 ottobre). La battaglia di Castelfidardo. LA PROCLAMAZIONE DEL REGNO D ITALIA Nell ottobre 1860, il Parlamento piemontese approvò quasi all unanimità una legge proposta da Cavour (> F ), in base alla quale il governo poteva decretare l annessione delle regioni italiane IL GATTOPARDO Tratto dall omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo è uno dei film italiani più conosciuti nel mondo e uno dei capolavori del grande regista Luchino Visconti. La vicenda è ambientata nella Sicilia del 1860-61, che passa dal dominio borbonico all invasione garibaldina, fino all annessione al Regno d Italia. Il protagonista, don Fabrizio Corbera, principe di Salina (interpretato dall attore americano Burt Lancaster) assiste con distacco e malinconia alla fine del mondo in cui ha sempre vissuto, al declino dell aristocrazia ( leoni e gattopardi ) e all emergere di nuove figure ( iene e sciacalli ), rozze e di umili origini ma abili nel costruirsi una carriera politica. Suo nipote Tancredi (che ha il volto dell attore francese Alain Delon) preferisce non a caso sposare Angelica Sedara (Claudia Cardinale), la figlia di uno di questi personaggi, anziché la figlia maggiore del principe. Don Fabrizio rifiuta anche un seggio di senatore nel nuovo Parlamento italiano, dichiarandosi troppo legato al suo mondo e alle sue regole. Il successo del film di Visconti è confermato anche dalla notorietà di alcune frasi pronunciate dai protagonisti, su tutte la battuta di Tancredi, rivolta allo zio per giustificare la sua scelta di unirsi all impresa garibaldina, sulla necessità di cambiare, una frase eletta a simbolo della capacità storica dei siciliani, ma in generale degli italiani, di adattarsi ai mutamenti e ai cambi di governo. Tra i critici, in molti hanno visto nella figura del principe la rappresentazione dello stesso regista, Visconti, discendente di un antica famiglia nobiliare milanese. La scena più celebre è quella del grande ballo che occupa la parte finale del film: una maestosa rappresentazione in costume dell aristocrazia declinante (che valse al film il Nastro d argento per la miglior scenografia e la candidatura all Oscar per i Migliori costumi) e il ritratto di un mondo ormai al tramonto, come lo è lo stesso protagonista, il principe di Salina, ormai prossimo alla morte. TANCREDI: Se vogliamo che tutto rimanga com è, bisogna che tutto cambi. 358 TITOLO: Il Gattopardo GENERE: Storico, drammatico ANNO: 1963 REGIA: Luchino Visconti CAST Burt Lancaster (Fabrizio Corbera, principe di Salina), Alain Delon (Tancredi di Falconeri), Claudia Cardinale (Angelica Sedara/donna Bastiana) PAESE: Italia-Francia DURATA: 205 minuti (versione integrale) Il principe di Salina e Angelica Sedara nella scena del ballo.