Borghesi e operai | CAPITOLO 15 Il darwinismo ebbe immediate conseguenze sul piano filosofico e culturale, in particolare perché la teoria dell evoluzione escludeva la possibilità che l uomo e l intero universo fossero il risultato dell azione creatrice di un entità superiore, Dio: venivano cioè sconfessati tutta la tradizione basata sulle Sacre Scritture e il fondamento stesso della religione. D altro canto, la tendenza a ragionare in termini scientifici e a rifiutare qualsiasi influenza religiosa o forma di condizionamento soprannaturale rientrava a pieno nella mentalità positivista. Il successo del darwinismo fu tale da venire applicato anche in altri ambiti, per esempio in quello politico: si intende così per darwinismo sociale l applicazione del principio della selezione naturale anche ai rapporCharles Darwin insieme ad altri studiosi inglesi. ti tra gli individui, tra le classi o tra gli Stati. Teorizzato in particolare da Herbert Spencer, il cui pensiero è stato spesso RICAPITOLANDO manipolato e volutamente mal interpretato nel corso del Novecento, il darwinismo sociale avrebbe finito con il costituire la base ideologica e la giustificazione 1 In quali campi furono effettuate importanti teorica non solo del dominio delle classi sociali più ricche su quelle più povere, scoperte scientifiche nel ma anche del colonialismo europeo (> C20.1) e persino del razzismo: l uomo corso dell Ottocento? bianco era semplicemente, secondo tale visione, la specie umana che aveva 2 Che cosa sosteneva la saputo adattarsi meglio all ambiente ed evolversi più velocemente, ed aveva duncorrente del positivismo? que tutto il diritto di esercitare il proprio potere e una certa funzione di guida 3 Quali conseguenze ebbe il darwinismo sul piano sulle altre specie umane . filosofico e culturale? 3 Società per azioni Imprese il cui capitale è frazionato in quote (azioni): chi le possiede partecipa alla divisione dei profitti in proporzione alla percentuale di azioni che ha. ECONOMIA, TRASPORTI E MEZZI DI COMUNICAZIONE IL BOOM INDUSTRIALE DEGLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA Oltre allo sviluppo scientifico, l altro elemento che contribuì fortemente ad alimentare l ottimismo tipico della cultura borghese ottocentesca fu la crescita economica. Dopo la crisi vissuta dall economia europea nel 1846-47 (> C12.1), il Vecchio continente conobbe una lunga fase di espansione economica, durata oltre vent anni. Il risultato più evidente di tale periodo di crescita fu un massiccio processo di industrializzazione, grazie al quale il resto d Europa, ma soprattutto la Francia e l area tedesca, colmarono almeno in parte il divario dalla Gran Bretagna. Con parecchi decenni di ritardo rispetto alla rivoluzione industriale inglese (> C7), si diffusero in Europa la macchina a vapore, i filatoi e telai meccanici, il combustibile minerale (carbon coke) e, a livello imprenditoriale, le società per azioni. Furono soprattutto il settore siderurgico e quello meccanico a far da volano all economia, innescando un circolo virtuoso fatto di aumento dei prezzi, dei salari e dei profitti da cui trassero benefici anche gli altri settori, incluso quello agricolo. L eccesso di fiducia nelle capacità espansive del mercato fu all origine di due brevi periodi di crisi, nel 1857-58 e nel 1866-67, che furono però rapidamente superati. Si trattava di un tipo di crisi diverso rispetto al passato: alla base non vi erano più carestie o cattivi raccolti, bensì un eccesso di produzione di determinate merci. Tali crisi di sovrapproduzione generavano improvvisi cali dei prezzi, crolli in borsa e fallimenti a catena di numorose aziende. Si trattava di un fenomeno destinato a ripetersi, legato all evoluzione dell economia internazionale, e per questo si parla di crisi cicliche . 371