C15 | INTERPRETARE LA STORIA > TESTO 1 | Eric J. Hobsbawm IL TRIONFO DELLA BORGHESIA Eric J. Hobsbawm (1917-2012), storico britannico marxista, cioè largamente influenzato dalla dottrina di Marx, propose la sua interpretazione del periodo della storia occidentale successivo al 1848 in un libro, tradotto in italiano con il titolo Il Trionfo della borghesia. I borghesi erano stati i trionfatori delle lotte liberali della prima metà del secolo, si erano battuti per lo Stato-nazione e per il regime costituzionale, e soprattutto erano i grandi protagonisti di una contingenza di incredibile crescita economica. I lati negativi di questo periodo nascevano, secondo Hobsbawm, proprio dai suoi pregi: il progresso scientifico e tecnologico era alla base di una radicale trasformazione dell ambiente e della società, con effetti assai meno positivi di quelli che i suoi promotori avevano immaginato. N egli anni 1860, un nuovo vocabolo entrò nel dizionario economico e politico mondiale: «capitalismo . A questo termine si richiama il titolo dell edizione originale del presente volume, The Age of Capital, titolo che ci ricorda pure che appunto in quegli anni uscì per le stampe l opera maggiore del critico più formidabile del capitalismo: Das Kapital, di Karl Marx (1867). Il trionfo su scala generale del capitalismo è infatti il tema dominante della storia dei decenni successivi al 1848. Fu il trionfo di una società convinta che lo sviluppo economico poggiasse sull intrapresa forza concorrenziale, sul successo nel comprare ogni cosa (compresa la forzalavoro) sul mercato meno caro e nel venderla sul più caro. Un economia basata su questi presupposti, e quindi poggiante in tutta naturalezza sulle sane fondamenta di una borghesia composta di coloro che l energia, il merito e l intelligenza avevano sollevato fino alla loro posizione, e ve li mantenevano, avrebbe creato si pensava un mondo in cui non solo la ricchezza materiale fosse equamente ripartita, ma la ragione trionfasse, all uomo si schiudessero nuove opportunità, e scienze ed arti progredissero; insomma, un mondo di continuo e accelerato progresso materiale e morale. I pochi ostacoli rimasti sulla via dello sviluppo illimitato dell iniziativa privata sarebbero stati abbattuti. Le istituzioni del mondo, o meglio delle parti del mondo non ancora isolate dalla tirannia della tradizione o della superstizione, o dalla disgraziata circostanza di non possedere pelli bianche (preferibilmente originarie dell Europa centrale e nordoccidentale), si sarebbero gradualmente avvicinate al modello internazionale di uno «Stato-nazione territorialmente definito, con una costituzione tale da garantire i diritti civili e di proprietà, assemblee rappresentative elette, con governi responsabili nei loro confronti e, ove opportuno, 384 una partecipazione del popolo comune alla politica entro limiti che salvaguardassero l ordine sociale borghese e sventassero il pericolo di una sovversione. [ ] L aspetto più ovviamente drammatico di questo periodo fu economico e tecnologico: l acciaio riversantesi in milioni di tonnellate sul pianeta e snodantesi in nastri di rotaie attraverso tutti i continenti; i cavi sottomarini solcanti l Atlantico; l apertura del canale di Suez; le grandi città come Chicago balzate dal suolo delle vergini terre del Midwest; i fiumi immensi di emigranti. [ ] Fu il dramma del progresso, la parola-chiave dell epoca: massiccio, illuminato, sicuro di sé, soddisfatto di sé, ma soprattutto inevitabile. Nessuno degli uomini dotati di potere e di influenza, almeno nel mondo occidentale, sperava più di poterlo arrestare. Soltanto pochi pensatori, e un numero forse un po più consistente di critici intuitivi, predicevano che la sua inesorabile marcia avrebbe prodotto un mondo ben diverso da quello al quale sembrava condurre: forse, la sua antitesi diretta. Nessuno si attendeva un immediata inversione di rotta neppure Marx, che pure aveva previsto una rivoluzione sociale nel 1848 e per tutto il decennio successivo. Anche la sua prognosi, al 1860-1870, era «di lungo periodo . Il trionfo della borghesia, 1848-1875, Laterza, Roma-Bari 2019 (ediz. originale 1975) COMPRENDERE E INTERPRETARE a Qual è secondo Hobsbawm il tema dominante della storia dei decenni successivi al 1848? b Quale tipo di società prometteva di creare la borghesia con l avvento del capitalismo? c Quali sono, secondo l opinione di Hobsbawm, gli aspetti più drammatici dell età del capitalismo?