L Europa delle grandi potenze | CAPITOLO 16 masto vacante dopo la rivoluzione del 1868 (> A ), venne offerto a vari principi europei, tra i quali Leopoldo di Hohenzollern, parente del re di Prussia; all idea di rimanere accerchiata tra i domini degli Hohenzollern, la Francia oppose però subito un deciso veto su Leopoldo, in una battaglia che unì Napoleone III a una fetta largamente maggioritaria dell opinione pubblica francese. Il principe tedesco, in accordo con il governo di Berlino, declinò l offerta, ma Bismarck si inserì con astuzia nella vicenda: traendo spunto da un incontro avvenuto tra Guglielmo I di Prussia e l ambasciatore francese nella città di Ems, il cancelliere manipolò il telegramma con cui il suo sovrano lo aveva informato dell esito dell incontro, in modo da lasciare chiaramente intendere che il rappresentante francese fosse stato congedato in malo modo da Guglielmo I. Il cosiddetto telegramma di Ems (> F , pag. 400) venne inoltrato alla stampa, facendo APPROFONDIAMO LUOGHI ED EVENTI LA RIVOLUZIONE SPAGNOLA DEL 1868 A metà degli anni Sessanta, la Spagna borbonica versava in una situazione di grande difficoltà politica ed economica. La crisi, le sconfitte militari (specie nella Guerra del Pacifico contro le ex colonie di Cile e Perù) e alcuni episodi di rivolta fecero salire enormemente la tensione. Principale bersaglio delle critiche fu la sovrana, Isabella II di Borbone (1830-1904). ISABELLA II Per permetterle di ereditare il trono, suo padre Ferdinando VII aveva dovuto appositamente emanare una Prammatica sanzione, ma alla morte del sovrano (1833) la successione di Isabella, che aveva all epoca solo tre anni, era stata contestata innanzitutto dal fratello del defunto re, Carlo di Borbone. Grazie all appoggio di Francia e Gran Bretagna, il fronte che supportava la giovanissima regina aveva prevalso nella prima guerra carlista (1833-40). Una volta divenuta adulta, Isabella si trovò ad affrontare un periodo di grandi cambiamenti. L ESILIO DI ISABELLA II E IL SESSENNIO DEMOCRATICO Malvista anche per l influenza che esercitava su di lei il ristretto nucleo di religiosi che la circondava, la regina venne travolta dalla rivoluzione del 1868, nota come La Gloriosa o La Settembrina , perché avvenuta nel mese di settembre. Tutto nacque dall ammutinamento delle forze navali comandate dall ammiraglio Juan Bautista Topete y Carballo, peraltro in un luogo dal forte valore simbolico: in quello stesso porto di Cadice dal quale era partita, quasi cinquant anni prima, la rivolta del generale Riego contro il padre di Isabella, Ferdinando VII. Ben presto la sollevazione si estese al resto del Paese, costringendo infine la regina all esilio in Francia e dando inizio a un periodo della storia spagnola noto como Sessennio democratico (1868-74), in cui si tentò di dare vita e stabilità a un governo rivoluzionario. I problemi principali di tale fase furono però le divisioni tra i ribelli e la mancanza di un chiaro progetto politico. L approvazione di una nuova Costituzione, nel 1869, lasciò comunque aperta la porta a un ritorno della monarchia, ma la ricerca di un nuovo re si rivelò assai problematica. Dopo varie ipotesi, tra cui quella del principe Leopoldo di Hohenzollern, la scelta ricadde infine su Amedeo di Savoia, figlio del re d Italia Vittorio Emanuele II. Non riuscendo tuttavia a governare una situazione di grande instabilità, Amedeo I abdicò l 11 febbraio 1873, aprendo la strada alla proclamazione della Prima Repubblica spagnola. Ma l esperienza repubblicana durò poco: il 29 dicembre 1874, il Sessennio democratico si concludeva con il ritorno dei Borbone sul trono, nella figura di Alfonso XII, figlio di Isabella II. Isabella II e suo figlio Alfonso XII di Borbone. 399
APPROFONDIAMO - LUOGHI ED EVENTI - La rivoluzione spagnola del 1868