La Seconda rivoluzione industriale e la società di massa | CAPITOLO 19 anonime e impersonali. Le relazioni sociali non ruotano più intorno alla comunità locale o religiosa e alle associazioni di mestiere, bensì vengono vissute all interno di grandi istituzioni nazionali, partiti e organizzazioni di massa . La mentalità legata alla società tradizionale lascia spazio ai valori di una società nuova, in cui l economia di mercato rende i cittadini produttori e, soprattutto, consumatori di beni e servizi. Persino nella vita di tutti i giorni, si diffondono nuovi tipi di attività, come gli sport di squadra, anch essi di massa (> A ). Si tratta di cambiamenti di grande rilevanza, che modificarono per sempre la vita degli uomini in Occidente e che hanno prodotto sia effetti positivi, nel sen- APPROFONDIAMO SOCIET E COSTUME LO SPORT DI MASSA Oltre alla politica, agli eserciti o alla scolarizzazione di massa, l Occidente vide alla fine dell Ottocento anche l introduzione dello sport di massa. In Inghilterra, si era diffuso già dal 1823 un gioco a squadre che prevedeva l utilizzo di una palla e che prese nome dalla città in cui il suo presunto inventore, lo studente William Webb Ellis, gli diede vita: il rugby. La volontà di sanzionare le azioni di gioco più violente fu alla base di una divisione fondamentale, avvenuta nel 1863: undici scuole e associazioni sportive fondarono a Londra la Football Association, una federazione nazionale che si incaricò di stilare un primo vago regolamento in grado di distinguere il football, ovvero il calcio, dal rugby vero e proprio. Entrambi gli sport ebbero una rapida e capillare diffusione in Inghilterra, mentre fu soprattutto il calcio a spopolare nel resto d Europa e del mondo. IL CALCIO IN EUROPA Considerato a lungo come uno sport rozzo, adatto agli strati più bassi della società e visto con sdegno da intellettuali e classi alte, il calcio conobbe nel 1872 la sua prima competizione ufficiale, la FA Cup (Coppa d Inghilterra). Alla nascita del campionato inglese, nel 1888, seguì quella di altrettanti campionati nei principali paesi europei. In Italia, le prime squadre nacquero in città con molti inglesi, come Genova (dove nel 1893 venne fondata la più longeva società calcistica italiana, il Genoa Cricket and Athletic Club) e Torino (dove nacque nel 1897 la Juventus FC), oppure per iniziativa diretta di inglesi trapiantati in Italia, come nel caso di Herbert Kilpin, fondatore nel 1899 del Milan Football and Cricket Club. Nel 1904 nacque la FIFA, l organizzazione mondiale che riunisce le diverse federazioni calcistiche nazionali, mentre nel 1908 il calcio divenne disciplina olimpica. I fondatori-giocatori dello Sport-Club Juventus nel biennio 1897-98 con l originaria divisa rosanero. IL BASKETBALL E IL VOLLEYBALL In quegli stessi anni, negli Stati Uniti, due professori di educazione fisica inventarono due nuove discipline sportive, inizialmente pensate come semplice distrazione per i loro studenti ma destinate invece a diventare anch esse sport di massa. Nel dicembre 1891, il canadese James Naismith creò un gioco da praticare al chiuso, durante i mesi invernali, regolato da tredici norme, in cui l obiettivo delle due squadre contrapposte era quello di infilare per il maggior numero di volte possibile il pallone in un canestro: fu l atto d inizio della pallacanestro (basketball), che ben presto si diffuse in tutte le scuole e università del paese e, da lì, nel resto del mondo. Nella stessa zona degli Stati Uniti, il Massachusetts, William Morgan codificò nel 1895 le regole fondamentali del gioco della pallavolo (volleyball). Per raccontare queste nuove discipline sportive ai tanti appassionati nacquero poi in tutto il mondo giornali specializzati, come La Gazzetta dello Sport , fondata a Milano nel 1896. 485