. d a a e de x.x ec | CAPITOLO 20 Un incontro tra David Livingstone e Henry Morton Stanley in un villaggio dell Africa centrale. RICAPITOLANDO 1 Quali nuove motivazioni spinsero le potenze europee a intraprendere l avventura coloniale nel XIX secolo? 2 Quali effetti ebbe il colonialismo europeo sulle popolazioni assoggettate dell Africa subsahariana? Henry Morton Stanley (1841-1904): il primo esplorò la zona dello Zambesi, attraversando dall Oceano Atlantico all Indiano tutta l Africa centro-meridionale; il secondo perlustrò, per conto del re del Belgio, il bacino del Congo. L alone romantico attorno a queste figure, assieme alla curiosità scientifico-geografica tipica della cultura positivista e alla moda dell esotismo molto in voga in quegli anni, costituirono gli aspetti più leggeri e culturalmente più caratteristici dell interesse europeo per l Africa. Tuttavia, il dominio delle potenze coloniali nel continente africano fu soprattutto sinonimo di sfruttamento e violenza. Lo sfruttamento economico portò a un generale impoverimento dei popoli sottoposti al dominio europeo, al punto da oscurare alcuni aspetti positivi dell esperienza coloniale, come l introduzione di nuove colture e tecniche agricole, la costruzione di infrastrutture, l avvio di attività industriali e mercantili e di migliori ordinamenti amministrativi e finanziari. Soprattutto nell Africa subsahariana, quella più arcaica e pagana, la presenza dell uomo bianco e l introduzione di concetti totalmente sconosciuti a quelle comunità, come la proprietà terriera e il lavoro salariato, comportarono la rapida scomparsa di culture vecchie di secoli, con la vita di milioni di persone totalmente cambiata in funzione delle esigenze e degli interessi dei colonizzatori. Ciò peraltro contribuì al nascere, per reazione, di nazionalismi locali, incentrati su quei principi democratici e nazionali che proprio gli europei avevano portato in Africa. Quanto alla violenza, la schiacciante superiorità tecnologica europea fece sì che le repressioni contro le frequenti rivolte delle popolazioni locali si trasformassero spesso in autentici massacri: il caso più clamoroso fu quello che vide protagonisti i tedeschi nel 1905, quando la tribù bantu degli Herero fu quasi totalmente sterminata. La pagina più nera del colonialismo europeo in Africa fu comunque quella scritta nello Stato libero del Congo, in cui il re del Belgio Leopoldo II fu protagonista di uno dei regimi più crudeli e disumani della storia, che causò, in poco più di vent anni, oltre 10 milioni di morti tra i congolesi. 2 LA SPARTIZIONE DELL AFRICA UNA RAPIDA CONQUISTA Nel 1870, la presenza europea in Africa era ancora minima: la Francia occupava Algeria e Senegal, il Portogallo governava le sue vecchie colonie di Angola e Mozambico, la Gran Bretagna attribuiva una grande importanza strategica e commerciale alla Colonia del Capo, nel punto più meridionale del continente, e poco più a nord sopravvivevano le due repubbliche dell Orange e del Transvaal, fondate dai discendenti dei colonizzatori olandesi del XVII secolo. Appena trent anni dopo, invece, praticamente tutta l Africa era sotto il dominio delle potenze europee. Per spiegare questo rapido cambiamento geopolitico si deve tenere presente, oltre alle motivazioni generali che abbiamo visto nel primo paragrafo, anche l estrema debolezza dei popoli che abitavano il continente. Unica eccezione in questo quadro era l impero d Etiopia, il più grande e il più solido tra gli Stati africani, in cui il cristianesimo era la religione dominante. Una serie di potentati locali e di regni musulmani occupavano invece l Africa nord-occidentale e 505