SEZIONE B | TOTALITARISMI E CRISI DELLE DEMOCRAZIE Locandina dell agenzia nata in seguito al National Industrial Recovery Act, la National Recovery Administration. Nell ambito della politica monetaria, il presidente, avendo abbandonato la parità aurea, cercò di uscire dalla spirale deflazionistica: incrementò l emissione di banconote, facendo aumentare la moneta circolante. In questo modo Roosevelt ottenne la svalutazione del dollaro, abbassò le tariffe doganali e i tassi di interesse: tutte misure volte a favorire nuovi investimenti produttivi e le esportazioni. LA TUTELA DEI RISPARMIATORI Nello stesso tempo, per rassicurare i risparmiatori fu introdotta la garanzia del governo federale sui piccoli prestiti: in questo modo la popolazione si sentì economicamente protetta dallo Stato. Nella stessa direzione andò la scelta di dare supporto a coloro che si erano indebitati per l acquisto della casa aprendo un mutuo, e che ora si vedevano rifinanziate, a migliori condizioni, le loro ipoteche. Ulteriori provvedimenti riguardarono il sostegno agli agricoltori con l Agricoltural Adjustment Act (maggio 1933). Venne creato un organismo che servì a fornire aiuti ai contadini che avevano contratto prestiti per impiantare le loro aziende: lo Stato si impegnò ad acquistare il loro prodotto eccedente, utilizzandolo per fare fronte ai bisogni delle famiglie più indigenti. Sul piano industriale, si diede vita a un insieme di norme legislative con il National Industrial Recovery Act (giugno 1933), con il quale si autorizzarono le imprese a fare accordi tra loro per evitare un eccesso di concorrenza e tenere i prezzi più sostenuti. Nello stesso tempo esse furono poste sotto controllo e obbligate a stipulare contratti a tutela dei salari dei lavoratori e dei loro diritti sindacali. Ma i risultati in questo settore non furono quelli auspicati. APPROFONDIAMO SOCIET E ISTITUZIONI LA FEDERAL RESERVE BANK Un ruolo decisivo nei processi economici di quegli anni fu svolto dalla Federal Reserve Bank, la Banca centrale degli Stati Uniti d America, che rappresentava l istituto di riferimento del Federal Reserve System (Frs), sistema delle banche statunitensi istituito nel 1913 per ridurre il numero delle banche di emissione, rafforzare il controllo centrale sull attività bancaria e creare un unione monetaria. La Federal Reserve dettava la politica monetaria, regolamentava le istituzioni bancarie e perseguiva l obiettivo della stabilità dei prezzi attraverso le operazioni di mercato aperto, il controllo delle riserve bancarie e dei tassi di interesse, condizionando in tal modo, indirettamente, anche le variabili dell economia reale. L interpretazione della politica che fu adottata dalla Federal Reserve durante gli anni Trenta del Novecento non è concorde. Alcune scuole di pensiero sostengono che essa ridusse l offerta di moneta, causando la crisi finanziaria e la grande depressione; molti altri pensano che l inerzia della Federal Reserve contribuì al peggioramento della situazione. In realtà, essa intervenne immediatamente, acquistando 125 milioni di dollari in titoli di Stato il giorno del crollo della Borsa, quasi raddoppiando le attività possedute in un giorno. La Federal Reserve di New York inoltre concesse prestiti alle banche della città che stavano aiutando le loro banche corrispondenti. Durante i primi mesi della crisi, l istituto continuò ad assecondare la domanda di moneta e usò operazioni di mercato aperto per stabilizzare i tassi d interesse. L offerta di moneta si stava riducendo non a causa della politica della Banca centrale, ma perché le banche non trovavano clienti meritevoli di credito. La politica monetaria poteva fare ben poco: la ripresa richiedeva stimoli fiscali, che arrivarono soltanto con il New Deal e la Seconda guerra mondiale. Approfondisci gtvp.it/21storia03-10 210
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