SEZIONE B | TOTALITARISMI E CRISI DELLE DEMOCRAZIE DOVE Varsavia Un esecuzione di massa da parte di un commando di Einsatzgruppen in Ucraina, 1942. 330 Il compito iniziale delle centinaia di migliaia di ebrei ammassati in questi ghetti fu di lavorare per l industria bellica tedesca, ma lo stato di malnutrizione e abbandono in cui erano costretti provocò un altissima percentuale di morti. La vita all interno dei ghetti aveva aspetti assolutamente bestiali, con gente senza acqua e cibo, ridotta in condizioni di sovraffollamento, come fu evidente nel caso di Varsavia, dove 400 000 ebrei furono costretti a stiparsi in un area della città che appena avrebbe potuto contenerne 80 000. Ogni camera ospitava una media di 10-12 persone, si diffondevano facilmente epidemie e molti morivano per la fame e il freddo. Inoltre, i ghetti avevano anche un sistema di regole e di controlli, per la cui esecuzione i nazisti decisero di incaricare i Consigli ebraici (Judenr te). Questi erano composti da persone di rilievo della comunità ebraica, che i nazisti utilizzarono per rendere più agevole l esecuzione dei loro ordini, grazie all autorevolezza che tali consigli avevano sulla popolazione dei ghetti. Si è molto discusso sul ruolo di questi organismi, per la loro collaborazione di fatto con le truppe tedesche, e per aver svenduto la vita di molti in cambio della salvezza (peraltro del tutto ipotetica) di pochi. LE EINSATZGRUPPEN Un passaggio ulteriore verso la realizzazione del processo di sterminio degli ebrei si compì con l invasione dell Urss, anch essa abitata da popolose comunità ebraiche. Le truppe naziste realizzarono meticolosamente l eliminazione sia della classe dirigente comunista sia della popolazione ebraica. Per riuscire in questo intento, nel corso della sua avanzata in territorio russo, l esercito tedesco si fornì di speciali battaglioni di polizia, chiamati Einsatzgruppen ( Unità operative ), gruppi provenienti dalle Ss che fruivano della collaborazione di volontari ucraini, bielorussi, lituani. Erano suddivisi in quattro reparti, operanti in zone diverse, per un totale di 3000 uomini. In ogni paese o villaggio attraversato davano la caccia agli ebrei, li portavano in zone fuori dai centri abitati e, dopo aver fatto scavare loro una fossa, iniziavano le esecuzioni. Tra queste operazioni, una delle più tristemente note fu il cosiddetto massacro di Babi Jar , dal nome di una gola situata nelle vicinanze di Kiev, la capitale ucraina: nel corso di due giornate intere (29 e 30 settembre 1941) 33 771 ebrei furono fucilati sul posto da battaglioni delle Ss, coadiuvati da un Einsatzgruppe e dalla polizia ucraina. Furono frequenti i casi in cui i soldati incaricati degli eccidi si abbandonarono a feroci e barbare azioni, segno degli stati di alterazione provocati dalle efferatezze commesse. Il capo delle Ss, Heinrich Himmler, constatò che tale sistema di sterminio aveva sui suoi uomini un notevole peso psicologico e, per liberare i soldati da questa condizione (spesso i soldati erano costretti a bere bevande molto alcoliche, in modo da potere compiere in maniera meno consapevole gli eccidi), si sforzò di trovare una soluzione più tecnica .