SEZIONE B | TOTALITARISMI E CRISI DELLE DEMOCRAZIE VERSO IL GOVERNO DI UNIT NAZIONALE 12 aprile 1944 Vittorio Emanuele III si impegna a lasciare il trono Governo Badoglio 21 aprile 1944 Cln nel governo Badoglio 4 giugno 1944 Liberazione di Roma 5 giugno 1944 Umberto II luogotenente del regno Governo di unità nazionale con Bonomi Riunione organizzativa di una squadra partigiana in Piemonte. 354 Mentre il dibattito si animava, giunse una novità. Il segretario del Partito comunista italiano, Palmiro Togliatti, di ritorno dall Unione Sovietica dove era stato in esilio per vent anni, lanciò nella primavera del 1944 l appello a soprassedere sulla questione istituzionale e a rinviarla alla fine del conflitto. Solo una volta liberato il paese, le forze politiche riunite nel Cln avrebbero avuto la possibilità di formare un governo unitario. L operazione di Togliatti serviva ad accreditare il Partito comunista italiano quale forza che poteva validamente contribuire all assetto istituzionale italiano (anzi nelle sue intenzioni ne doveva essere il motore), evitando il rischio di essere isolato per le posizioni rivoluzionarie. Nello stesso tempo egli intendeva far divenire il Cln il vero soggetto politico e militare con il quale il governo doveva interloquire nelle zone occupate. Infine, la mossa togliattiana consentiva a Stalin di stabilire rapporti tra governo italiano e Unione Sovietica. In seguito a questa iniziativa, nota come svolta di Salerno , fu chiesto al re Vittorio Emanuele III di lasciare il trono. Il 12 aprile 1944 il sovrano sabaudo si impegnò a trasferire i suoi poteri al figlio Umberto (1904-83), dopo la liberazione di Roma. Il 21 aprile i partiti del Cln entrarono a far parte del governo Badoglio: proprio l obiettivo prefissato dalla strategia di Togliatti. Il 5 giugno 1944 Umberto di Savoia assunse la luogotenenza generale del regno, mentre il liberale Ivanoe Bonomi fu incaricato di formare il nuovo governo di unità nazionale. Questa serie di novità portò sicuramente beneficio ai movimenti partigiani che nel Nord Italia costituirono zone franche , sottratte alla Rsi e agli stessi tedeschi. Nacquero le repubbliche partigiane , come quella della Val d Ossola e delle Langhe in Piemonte e quella di Montefiorino nel modenese. Un altro momento di notevole valore politico fu la liberazione di Firenze, avvenuta l 11 agosto per mano dei partigiani prima dell arrivo delle truppe angloamericane. Sembrò delinearsi una serie di successi che rendevano sempre più rilevante il ruolo di guida politica del Clnai nelle zone occupate. In coincidenza con questi esiti positivi, il contrattacco dei tedeschi si fece più intenso dando luogo a rappresaglie che determinarono alcune fra le pagine più truci del biennio 1943-45, con numerose stragi di civili.
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