Un nuovo ordine : l inizio della guerra fredda | CAPITOLO 13 QUANDO 1949 Nato 1955 Patto di Varsavia RICAPITOLANDO 1 Che cosa prevedeva la teoria del contenimento? 2 Come rispose l Unione Sovietica al piano Marshall? 3 Con quali scopi nacque la Nato? sicurezza e la difesa comune dei partecipanti, che si sarebbero attivati e aiutati se avessero subito aggressioni. Nel 1949 fu istituita un organizzazione militare in grado di intervenire fattivamente nei conflitti, dotandosi di un esercito permanente: la Nato (North Atlantic Treaty Organization). Negli anni successivi vi aderirono la Grecia e la Turchia (1952) e la parte occidentale della Germania (1955), che era sotto il controllo di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, e stava partecipando al piano di riarmo voluto dagli Usa in funzione antisovietica. Anche in questo caso ci fu la risposta dell altro blocco, con l Unione Sovietica che si fece promotrice nel 1955 di un alleanza difensiva, il patto di Varsavia, dotato di una propria struttura militare. Con la formazione di questi organismi le due superpotenze avevano ormai disposto tutti i fronti, economico, politico e militare, per un potenziale conflitto. 3 I CONTI CON IL PASSATO: MIGRAZIONI, EPURAZIONI E PROCESSI LO SPOSTAMENTO DI POPOLAZIONI Le nuove disposizioni territoriali decise dai vincitori della guerra, unitamente al nuovo profilo geopolitico delineatosi nei primi anni del dopoguerra, determinarono la sorte di milioni di esseri umani. Le conseguenze furono gigantesche migrazioni che coinvolsero circa 40 milioni di civili, profughi, prigionieri di guerra, reduci. La Germania nazista aveva sconvolto l Europa orientale in nome dello spazio vitale per i tedeschi e di una scala gerarchica razziale che ebbe come vittime privilegiate gli ebrei (> C10.3). Nel dopoguerra i tedeschi che si erano insediati nei territori dell Est a seguito delle politiche di popolamento volute dal nazismo furono costretti a rientrare in patria, in quanto ritenuti corresponsabili dei delitti del regime di Hitler. In quantità minori, ma consistenti, anche i polacchi furono costretti con ondate migratorie a lasciare i territori diventati sovietici. L Italia vide rientrare i cittadini italiani stabiliti in Istria. Al rimescolamento avvenuto nel corso del secondo conflitto mondiale si reagì, dunque, cercando di costruire situazioni più omogenee dal punto di vista etnico. Profughi tedeschi abbandonano la Polonia. Durante l occupazione nazista furono numerosi i coloni tedeschi che si stanziarono nei territori conquistati dal Terzo Reich. LE EPURAZIONI La fine della guerra aveva lasciato paesi lacerati da profonde divisioni politiche fra chi aveva partecipato alle oppressioni e alle dittature spietate di quegli anni e chi intendeva fare giustizia punendo i fiancheggiatori dei regimi nazifascisti. In questa situazione, non di rado confusa, i nuovi governi affrontarono il tema delle epurazioni, cioè l esclusione da funzioni pubbliche e incarichi di responsabilità per i collaborazionisti. Non fu facile individuare le singole responsabilità di questa fascia numerosa di popolazione, soprattutto in Germania e in Italia, dove vi era stato un diffuso consenso al nazismo e al fascismo. Spesso i tentativi di fare giustizia si confusero con regolamenti di conti, in particolare nei paesi dove più forti erano stati i movimenti di resistenza ai regimi. Ma con il passare del tempo ci si rese conto della difficoltà di processare intere frange della popolazione. Solo i casi più evidenti e accertabili furono portati a processo. Non pochi fascisti e nazisti, che avevano ricoperto ruoli intermedi negli apparati ammini387
3 I CONTI CON IL PASSATO: MIGRAZIONI, EPURAZIONI E PROCESSI