Un nuovo ordine : l inizio della guerra fredda | CAPITOLO 13 6 = gD.JD ]Jr. c. . +Yg_ r E LA DESTALINIZZAZIONE Fotografia scattata nel 1949 in occasione del 70° compleanno di Stalin: il dittatore sovietico è seduto fra Mao Zedong (a sinistra) e il suo successore D¬ ¬ a © à (a de a . QUANDO Febbraio 1956 XX Congresso del Pcus +Yg_ r .= .]& =J La morte di Stalin aprì, nel 1953, la lotta per la successione fra possibili istanze di rinnovamento e rischi di ulteriore irrigidimento poliziesco. L ascesa di Berija, il capo della polizia segreta, sembrò far prevalere inizialmente quest ultimo profilo; ma il suo predominio durò pochissimi mesi, in quanto fu processato e fucilato nello stesso anno. Tutto ciò sembrò riaprire le porte al sistema di terrore che aveva caratterizzato il periodo staliniano, mentre nel paese erano sempre più visibili le condizioni di malessere e indigenza. Alla fine, la carica di segretario del Pcus fu assegnata a un personaggio che aveva avuto ruoli importanti nel partito e proveniva dall Ucraina, Nikita Sergeevic Chru c v (1894-1971). Fu lui l iniziatore di un nuovo indirizzo, orientato a rendere meno repressivo il sistema politico che schiacciava la popolazione e a intervenire in maniera più incisiva sul sistema produttivo per migliorare la qualità di vita dei cittadini. Chru c v sin dall inizio del suo mandato si preoccupò di scarcerare oltre un milione di detenuti nei gulag, avviando il processo di disgelo , come fu definito il periodo seguito alla gelida dittatura staliniana. IL XX CONGRESSO DEL PCUS La politica sovietica, sia interna sia estera, ebbe un momento culminante in occasione della celebrazione del XX Congresso del Partito comunista sovietico nel febbraio 1956. In quell occasione Chru c v impresse una svolta all indirizzo politico del suo paese e alle convinzioni di milioni di persone, in patria e fuori, affermando che lo scontro fra mondo socialista e capitalista potesse basarsi su una competizione pacifica fra i due blocchi. Inoltre, a margine del congresso presentò un rapporto segreto in cui rendeva noti ai delegati i crimini compiuti da Stalin nel corso della sua dittatura; denunciava il culto della personalità che aveva circondato la figura di Stalin e tentava di ritrovare lo spirito rivoluzionario della prima ora, in cui forti erano le istanze di libertà e di emancipazione, recuperando il leninismo originario come valore fondante per un nuovo slancio del Pcus. Lo scopo di Chru c v era di rilanciare la spinta innovatrice del comunismo e dare ossigeno alla società che aveva vissuto lunghi periodi bui. Dal rapporto Chru c v , pubblicato dal New York Times nel giugno del 1956, emersero gli orribili delitti dell epoca staliniana, con circa 15 milioni di deportati nei gulag e l omicidio non solo degli oppositori del dittatore georgiano, ma anche di innocenti funzionari vittime della sua paranoia, che gli faceva vedere nemici e intrighi dappertutto. Tutto ciò secondo il nuovo leader sovietico aveva provocato enormi danni all Urss, ai quali occorreva rimediare con una trasformazione degli atteggiamenti e del clima politico. Le rivelazioni fecero il giro del mondo, produssero ovunque sconcerto e diedero dell Urss un immagine fosca e cupa, anche se le intenzioni di Chru c v erano tutt altre: si trattava di operare la destalinizzazione del paese e di avviare, con un operazione di verità, un nuovo corso. 397
6 L'UNIONE SOVIETICA DI CHRUŠČËV E LA DESTALINIZZAZIONE