La decolonizzazione e la Cina comunista | CAPITOLO 14 Confucianesimo Sistema di dottrine elaborate da £ c¬ (r. r ec a. . e da¬ suoi successori che costituisce uno dei punti centrali del pensiero cinese classico. Più che una religione è considerato come un sistema di norme morali ed etiche, che mira a mantenere l ordine sociale e politico. All armonia nella società e nello Stato corrisponde quella universale. QUANDO 1969 Fine della Rivoluzione culturale QUANDO 1962 Rottura delle relazioni Cina-Urss 1969 Tensioni militari tra Cina e Urss intellettuali, visti come gli artefici dell imborghesimento del paese. Contro di loro iniziò una feroce persecuzione che, attraverso l intervento militare e il fanatismo delle Guardie rosse, provocò aggressioni, omicidi, arresti, torture e deportazioni nei laogai. Furono presi di mira anche gli ambienti religiosi e culturali e i luoghi di culto confuciani, ma anche le università e le scuole o i monumenti storici e le biblioteche: insomma tutto ciò che rappresentava la cultura del passato. Un esplosione di violenza attraversò il paese per due anni: Liu Shaoqi fu internato in un campo di lavoro dove morì nel 1969, Deng fu obbligato a una rieducazione attraverso il lavoro in fabbrica. Di fronte a questa ondata di violenze Mao prese la decisione di affidare all Esercito popolare di liberazione il compito di ristabilire l ordine. Una successiva ondata repressiva si abbatté questa volta contro le Guardie Rosse. Solo nell aprile 1969 il congresso del Partito comunista cinese pose fine alla rivoluzione culturale. Le lotte di quegli anni provocarono enormi danni a livello economico e sociale, ma soprattutto causarono la morte di circa due milioni di persone. I RAPPORTI FRA CINA E URSS Nel contesto internazionale degli anni Sessanta, ricoprirono un ruolo importante i rapporti della Cina con l Unione Sovietica. A rendere le relazioni particolarmente tese fra Mosca e Pechino contribuirono la destalinizzazione e la contesa delle terre al confine con la Manciuria. La destalinizzazione (> C13.6) rappresentava un problema per il leader cinese perché aveva messo in discussione il culto della personalità del capo, elemento che accomunava Stalin e lo stesso Mao. Inoltre Mao attaccò Chru c v e il Pcus per le posizioni revisioniste tenute soprattutto in politica estera, in quanto favorevoli alla coesistenza pacifica con l imperialismo capitalista americano. L Urss controbatté chiudendo le forme di collaborazione e cooperazione con la Cina per cui, nel 1962, i due paesi giunsero alla rottura delle relazioni diplomatiche, rottura aggravatasi con la dotazione della bomba atomica da parte cinese nel 1964. Da qui le tensioni proseguirono fino a giungere nel 1969 al rischio di un reciproco attacco militare per questioni territoriali lungo il confine della Manciuria. La situazione fu risolta con un accordo che stabilizzava definitivamente i confini. Come mostra questo poster di propaganda cinese, il potere di Mao si esercitava anche attraverso il culto della personalità, che era stato invece condannato in Urss da © à , d a e ¬ ce d¬ destalinizzazione della società. 429