SEZIONE C | LA RINASCITA DEL SECONDO DOPOGUERRA Il successo dell industria italiana era certificato anche dall esportazione all estero di alcuni prodotti diventati simbolo della qualità e del design italiano, come dimostra questa pubblicità della Lambretta dedicata al mercato britannico. QUANDO 1964 Conclusione dell autostrada del Sole Milano-Napoli QUANDO 1953 Fondazione dell Eni Approfondisci La storia dell Eni 478 I NUMERI DELLA NUOVA ITALIA Alcuni dati relativi a quegli anni servono a dare le dimensioni del fenomeno: il tasso di incremento del reddito pro capite fu secondo solo a quello tedesco; il prodotto interno lordo crebbe mediamente del 7% annuo, un livello che mai più si sarebbe visto nel paese; la produzione industriale raddoppiò o in alcuni casi triplicò, soprattutto nei settori meccanico (la famosa macchina da scrivere Olivetti conquistò i mercati), siderurgico e petrolchimico. Nel 1967 si potevano contare più di 3 milioni di frigoriferi nelle case italiane, dieci anni prima erano di dieci volte inferiori. Cifre simili raggiusero gli acquisti di lavatrici e di altri elettrodomestici con i quali la vita delle donne poté parzialmente liberarsi dalle fatiche domestiche, cui erano costrette dalla mentalità maschilista che il fascismo aveva acuito (> C8.3). Man mano che il ruolo della donna progrediva nella società, nel lavoro e nella famiglia, queste condizioni materiali di vita aprirono al mondo femminile nuovi spazi per lo studio e il tempo libero. Ma il vero oggetto del desiderio per gli italiani fu l automobile, le cui vendite tra gli anni Cinquanta e Sessanta passarono da poco più di 300 000 unità a circa 5 milioni. Le Fiat 600 e 500 divennero il sogno realizzabile di tutti i ceti. Altrettanto successo toccò alla Vespa e alla Lambretta, motorini a basso costo, prodotti rispettivamente dalla Piaggio e dalla Innocenti, per le famiglie che non potevano accedere all acquisto di automobili. Intanto, per rendere possibile la mobilità all interno del paese, si avviò la realizzazione di ampie reti di strade ma soprattutto, nel 1956, si intraprese la costruzione dell autostrada del Sole, tra Milano e Napoli, conclusa in soli otto anni nel 1964. La disponibilità di una rete viaria efficace favorì l abitudine a fare gite nel fine settimana o a spostarsi nelle località balneari per le ferie estive e comunque facilitò gli spostamenti degli italiani. La ricchezza prodotta, tuttavia, non si tradusse costantemente in una ridistribuzione diffusa, se si considera che i salari restarono stabili mentre la produttività crebbe del 60%. Solo intorno al 1962-63 ci fu un lieve miglioramento salariale, che fece aumentare la domanda interna, incrementando ulteriormente l acquisto di beni durevoli. L INDUSTRIA PETROLIFERA E IL CASO MATTEI Emblema dello sviluppo economico italiano, date anche le ricadute che ebbe sugli stili di vita della popolazione, fu l Ente nazionale idrocarburi (Eni). L Eni fu fondata nel 1953 da Enrico Mattei, imprenditore democristiano, che ne fu presidente dopo aver preso il controllo dell Agip, l azienda italiana di petroli creata durante il ventennio fascista. Egli sostenne ricerche per individuare luoghi in cui si potessero estrarre idrocarburi per dare all Italia autonomia rispetto alle potenti multinazionali del settore. A causa dell esigua quantità di riserve trovate, Mattei fu costretto a cercare accordi con i paesi produttori di petrolio, soprattutto l Iran e l Urss, destreggiandosi fra i partiti e i governi.