SEZIONE C | LA RINASCITA DEL SECONDO DOPOGUERRA Un immigrato meridionale al suo arrivo a Milano. RICAPITOLANDO 1 Quali fattori favorirono lo sviluppo economico in Italia nei primi anni Sessanta? 2 In che modo il boom economico aprì nuovi spazi al mondo femminile? 3 Quali fattori favorirono la mobilità interna in Italia? Tuttavia l emigrazione rappresentò per molti l unico modo possibile per uscire dalla miseria e da una vita sempre precaria. Altrettanto cospicua fu la migrazione verso i paesi d Europa in cerca di manodopera a basso costo, in particolare Germania Ovest e Francia, oppure oltreoceano negli Usa e in Argentina. Oltre 3 milioni di persone espatriarono dal Nord e dal Sud Italia. Le aree depresse cambiarono il loro volto; si videro piccoli centri svuotarsi mentre si affollavano le aree urbane: gli uni e le altre si modificarono in modo definitivo. Un ruolo particolare ebbe Roma, dove l immigrazione era legata al lavoro impiegatizio nella pubblica amministrazione. Questi spostamenti e le trasformazioni che si portarono dietro erano un segnale del passaggio fra due epoche; quella che si apriva era carica di speranze e di attrattive, ma ricca di contraddizioni che sarebbero esplose di lì a poco. APPROFONDIAMO SOCIET E COSTUME LA TELEVISIONE IN ITALIA Approfondisci VIDEO La televisione, la grande scatola dell immaginario collettivo, cominciò a entrare nelle case degli italiani a partire dal 1954. Nei primi anni di trasmissioni, la tv faceva radunare gli italiani nei locali pubblici, nei bar o nelle case dei vicini che potevano permettersela (nel 1965 solo il 50% di italiani aveva un televisore in casa), costituendo un occasione di incontro e discussione. I programmi erano inizialmente pochi e venivano trasmessi su un solo canale, il secondo canale sarebbe arrivato nel 1961. Quelli di maggior successo erano i programmi di intrattenimento, come Il Musichiere e Lascia o raddoppia?, mentre nel campo della programmazione sportiva si affermò sin da subito la Domenica sportiva. I giornalisti e gli autori dei programmi si impegnarono a dare un indirizzo di tipo pedagogico e formativo alla produzione televisiva e alla discussione giornalistica. Grande successo in tale contesto fu riscosso dalla trasmissione Non è mai troppo tardi (iniziata nel 1958), in cui il maestro Al- 480 La televisione e il cinema berto Manzi insegnava a leggere e a scrivere a un Italia ancora largamente analfabeta, contribuendo a diffondere un italiano standard, che superava la barriera dei dialetti. Con la stagione dei grandi sceneggiati e dei romanzi entrò nelle case degli italiani la grande letteratura italiana e straniera. Giunse quindi la TV dei ragazzi, con programmi spesso provenienti dalle tv americane, che era esplicitamente dedicata a intrattenere e divertire i giovanissimi, ma al contempo a diffondere valori di solidarietà e giustizia. Con la comunicazione di massa si affermò in contemporanea il consumo di massa. Grazie al programma di notevole successo Carosello (1957-77), in cui venivano pubbli7cizzati tanti prodotti nazionali e stranieri, si diffuse nelle famiglie la tendenza ai consumi che avrebbe definitivamente modificato gli stili di vita e la mentalità della popolazione, assimilandola ai processi di altre nazioni dell Occidente. Fermo immagine della sigla della trasmissione Carosello.
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