SEZIONE D | OCCIDENTE E ORIENTE FRA CRISI E GLOBALIZZAZIONE LE POLITICHE DI AUSTERIT E IL G7 I governi dei paesi occidentali cercarono soluzioni per contenere l impiego delle risorse, soprattutto della benzina, riducendo la circolazione delle auto e cercando di limitare gli eccessi e gli sprechi tipici della società dei consumi. Le politiche di austerità, come furono definite, posero il serio problema dell eccessivo consumo di risorse da parte dell Occidente per il suo sviluppo e avviarono la riflessione su possibili alternative energetiche. Ad avvantaggiarsi di questa situazione furono i paesi produttori di petrolio, la cui ricchezza creò un polo economico (e politico) che avrebbe avuto un decisivo ruolo mondiale negli anni successivi.I paesi industrializzati finirono invece in un vortice negativo. IL VORTICE NEGATIVO DELL ECONOMIA Aumento dei costi di produzione Rallentamento della produzione Rincaro dei prezzi dei prodotti Disoccupazione Diminuzione della domanda Inflazione RICAPITOLANDO 1 Quali furono i risultati del clima di distensione fra g a e g ? 2 Quali conseguenze ebbe per l Europa la fine del sistema di Bretton s d ? 3 Quali misure furono prese dagli Stati dell Occidente a causa dell aumento del prezzo de e ¬ ? Solo con la successiva formazione nel 1975, a Rambouillet (vicino a Parigi), del G6 (i sei grandi), un organismo internazionale che radunava i paesi più industrializzati (Usa, Germania Ovest, Giappone, Gran Bretagna, Francia e Italia), si avviò una politica più efficace nella gestione del sistema economico mondiale. Successivamente, nel 1986, si aggiunse anche il Canada, divenendo G7 . Questo organismo consentì di assorbire l impatto di una nuova crisi petrolifera, avvenuta nel 1978, in seguito all affermazione di un regime fondamentalista fortemente antioccidentale in Iran, uno dei maggiori paesi produttori di petrolio (> C20.3). 3 DOVE Londonderry QUANDO 1979 Inizio dell era Thathcer 514 IL TRIONFO DEL NEOLIBERISMO LA GRAN BRETAGNA DELL ERA THATCHER L alternarsi di governi laburisti e conservatori nel corso degli anni Settanta non aveva risolto la grave crisi economica attraversata dalla Gran Bretagna in quel periodo. Il deficit pubblico alto e l inflazione incontrollabile misero a dura prova il sistema del Welfare, generando numerosi conflitti sociali, incoraggiati dai sindacati. A questi problemi si aggiunse l annosa questione irlandese (> C5.3). Già dal finire degli anni Sessanta l Irlanda del Nord, la parte d isola rimasta all interno del Regno Unito, fu lo scenario di una guerra civile fra la minoranza cattolica, favorevole all indipendenza dal Regno Unito, e i protestanti filoinglesi, detti unionisti. Il gruppo rivoluzionario indipendentista Ira (Irish Republican Army) avviò una campagna terroristica che insanguinò la vita politica. La risposta delle truppe britanniche non esitò a farsi attendere e fu brutale, quando il 30 gennaio 1972 (una domenica) i paracadutisti inglesi spararono contro manifestanti cattolici a Londonderry, uccidendo 14 persone. L episodio passò alla storia come Bloody Sunday, la domenica di sangue . Questa situazione politica molto tesa proseguì fino al 1979, quando fu eletta primo ministro Margaret Thatcher (1925-2013) del Partito conservatore. La lady di ferro , come fu soprannominata per la sua determinazione e il suo de-