Orientamenti globali del XXI secolo | CAPITOLO 21 RICAPITOLANDO 1 Che cosa rivendicano i paesi di Visegr d? 2 Quali furono gli effetti delle politiche di austerità imposte alla Grecia? 3 Quali partiti e movimenti euroscettici europei si sono affermati nell ultimo decennio? UN BILANCIO Non c è dubbio che la crisi economica e le politiche austere adottate spesso dall Unione Europea abbiano accresciuto il risentimento verso le istituzioni comunitarie, indebolendo in ogni paese le forze politiche europeiste. Nonostante alcune posizioni intransigenti da parte di alcuni Stati (come i Paesi Bassi), si sta ora comprendendo la necessità di adottare politiche maggiormente flessibili, che non abbiano come unico parametro l abbassamento del debito ma considerino l esigenza di accrescere gli investimenti, senza i quali non c è sviluppo. Nello stesso tempo si sta facendo strada la consapevolezza di quanto sia decisivo non abbattere le politiche sociali, per scongiurare l impoverimento della popolazione e l avanzare di forze politiche eversive, pericolose per la democrazia e per l assetto di tutta l Europa. 6 IL MONDO DI OGGI LA GLOBALIZZAZIONE Gli studiosi del mondo attuale hanno adoperato ormai da qualche decennio il termine globalizzazione per tentare di cogliere l identità più propria del tempo presente e delle vicende che scorrono sotto gli occhi di un umanità che ha raggiunto i 7 miliardi e mezzo di abitanti. un termine che tende a spiegare tutta la complessità dell epoca moderna e la portata dei suoi cambiamenti. In particolare esso definisce i meccanismi di trasformazione della società con specifica attenzione verso i processi che hanno ricadute a livello globale, tra cui: i movimenti di popolazioni; le tendenze dei consumi; i sistemi di comunicazione e di trasporto; le attività dei mercati internazionali e dei capitali; la propagazione delle culture. Oltre alla diffusione su scala planetaria dei marchi di grandi multinazionali o di grandi aziende, la globalizzazione ha contribuito a diffondere anche modelli urbanistici standardizzati e diffusi in tutto il mondo. Nella fotografia le vie all interno di un grande magazzino a Pechino, febbraio 2020. Questi fenomeni hanno un altissimo tasso di diffusione, mirano a creare connessioni, soprattutto nel settore economico, e danno la sensazione di vivere in un mondo interdipendente grazie alle forti correlazioni che sono in grado di produrre. Appare quasi superfluo affermare che il ruolo di primato in questi processi sia da attribuire alle reti informatiche, attraverso le quali oggi si veicolano non soltanto informazioni, ma anche linguaggi, mentalità, costumi, servizi pubblici e privati, perfino capitali. Tutto ciò avviene a un livello tale da influire in modo significativo sulla vita di miliardi di persone e per di più accade in un lasso di tempo breve, cosicché si può parlare di fenomeni che coinvolgono contemporaneamente e in differenti settori varie parti del pianeta. Uno degli effetti più dirompenti di questo nuovo sistema interconesso è stata sicuramente la diffusione della pandemia da Covid-19 (> A , pag. 614). Le multinazionali sono da considerarsi i soggetti principali che hanno messo in moto la globalizzazione, spinte dalla concorrenza e dalla necessità di coprire i mercati internazionali con prodotti, o servizi, realizzati da lavoratori impiegati là dove il costo della manodopera è più flessibile, cioè conveniente: è questa la cosiddetta delocalizzazione. Il sistema produttivo, che dalla lavorazione porta alla commercializzazione e quindi al consumo, ha creato, così, una forte interdipendenza nell economia globale, decretando la definitiva affermazione a livello mondiale del sistema liberal-capitalistico. 613