Orientamenti globali del XXI secolo | CAPITOLO 21 Effetto serra Fenomeno naturale da cui dipende la temperatura della superficie terrestre, dovuto alla presenza nell atmosfera dei cosiddetti gas serra (anidride carbonica, metano, ozono e clorofluorocarburi). QUANDO 1997 Protocollo di Kyoto 2015 Conferenza sul clima di Parigi Approfondisci CLIL L accordo della Conferenza di Parigi (inglese) LA DIFESA DELL AMBIENTE I progressi portati dall industrializzazione a tutto il pianeta sono indubbi, ma negli ultimi decenni stanno avanzando posizioni critiche sul modello di sviluppo che i paesi più industrializzati hanno seguito e hanno imposto al resto del mondo. Espressioni come effetto serra, buco dell ozono, desertificazione, riscaldamento globale sono entrate nel linguaggio comune. L opinione pubblica si è fatta molto più attenta alle questioni ambientali e all equilibrio del pianeta che appare sempre più precario. Grazie all intervento di scienziati che hanno sollevato le problematiche legate al clima e hanno evidenziato gli effetti di una scellerata politica inquinante, oggi si sta facendo strada una sensibilità nuova (> A ). Questa coscienza ecologica non sempre ha trovato rispondenza nelle scelte politiche dei vari Stati. Con il protocollo di Kyoto, che stabiliva nel 1997 l obbligo di ridurre in pochi anni l emissione di anidride carbonica (non sottoscritto però da Cina, India e Usa, i paesi più inquinanti) i risultati raggiunti non sono stati abbastanza significativi, anche perché le popolazioni più ricche fanno fatica a modificare stili di vita ormai assestati. Nel 2015 a Parigi si è tenuta la Conferenza sul clima, nella quale l impegno assunto, anche dagli Stati Uniti di Obama, ha riguardato la riduzione dell effetto serra e delle fonti fossili. L amministrazione Trump, tuttavia, ha rifiutato di seguire gli accordi perché ritenuti svantaggiosi per l economia Usa, dando un grave colpo all evoluzione del processo avviato. APPROFONDIAMO SCIENZA E TECNOLOGIA I CAMBIAMENTI CLIMATICI: SCENARI FUTURI La manipolazione dell ambiente che gli esseri umani stanno compiendo oggi con le loro attività ha assunto un ritmo e una velocità che solo in poche occasioni la storia umana ha potuto riscontrare. La progressiva accelerazione dell industrializzazione e del consumo (che risale ormai al XVIII-XIX secolo) ha drammaticamente evidenziato quanto non sia più differibile la questione delle risorse naturali e del loro spreco. La pressione che l uomo sta realizzando sulla biodiversità, in particolare con le emissioni di anidride carbonica, produce effetti di breve e di lungo periodo sull aria, sulle acque, sul suolo. Studiando queste emissioni a livello globale, gli scienziati hanno realizzato delle proiezioni climatiche che prevedono un aumento della temperatura media della superficie della Terra tra 1,0 e 3,7 °C alla fine del XXI secolo. Fenomeni che sono già in atto troverebbero un accelerazione: il riscaldamento eccessivo nella stagione estiva, lo scioglimento dei ghiacciai e il corrispondente innalzamento del livello delle acque, la ridotta diversità biologica della vita marina con una drastica riduzione dei pesci, il sempre più evidente ripetersi di fenomeni climatici estremi. Questi problemi non si può pensare che riguardino il domani: sono già in corso e agiscono sulla salute umana e della natura. Basti pensare che la riduzione delle emissioni di gas-serra, se anche cominciasse oggi, non sarà percepito dal sistema climatico prima di 100 anni: il periodo di vita della CO2 dura, infatti, circa un secolo prima che possa essere riassorbita dalle piante e dagli oceani. Il sole e il cielo sopra la nube di inquinamento che avvolge la citta di Shanghai. Approfondisci gtvp.it/21storia03-24 619