Ridi ridi GUIDA ALLA LETTURA A spasso per Manolenza Il racconto si apre con la presentazione dello spazio in cui si svolgono le vicende, caratte­ rizzato dal punto di vista sociale. Manolenza è un improbabile quartiere popolare di una grande città nel quale vige la regola del furto a oltranza, come del resto suggerisce il suo stesso nome, chiara allusione a manolesta , classico epiteto per ladri provetti, e forse anche alla lenza del pescatore, con cui si acchiappano non solo pesci, ma anche allocchi e malcapi­ tati. Sin dalle sequenze introduttive il narratore, interno e in prima persona, si presenta come un testimone oculare dei fatti, integrato nel contesto (Il nostro quartiere sta proprio dietro la stazione, r. 3), perfettamente solidale con i valori e le abitudini che vi regnano. Già dalle prime battute si capisce come il suo linguaggio sia aderente all ambiente: paratassi, espres­ sioni colorite, lessico informale, non senza qualche divertita concessione al turpiloquio, sono strumenti espressivi naturali per chi vive a Manolenza. Pronto a esagerare Dopo la rapida descrizione dello scenario delle vicende, il racconto prosegue con una clas­ sica presentazione dei personaggi principali, compiuta secondo i canoni (caratterizzazione fisica, psicologica, sociale ecc.), ma ricca di elementi assurdi e marcatamente comici, pro­ posti come se fossero perfettamente normali. Abbiamo così Pronto Soccorso concepito in un frigorifero (rr. 13­14), un triciclo che va a frappè (rr. 20­21), le minigonne di Beauty Case cucite con vecchie cravatte (rr. 53­54). Particolarmente creativi sono i resoconti dei ripetuti e rocamboleschi incidenti di Pronto Soccorso, ai quali il giovane pilota deve il suo nome (Andava su una ruota sola e la forava, sbandava in curva, in rettilineo, sulla ghiaia e sul bagnato, cadeva da fermo, perforava i funerali, volava giù dai ponti, segava gli alberi, rr. 30­32). una sequenza, questa, in cui la fantasia dell autore sconfina nel gusto per l assurdo: non basta impennare; il protagonista è capace persino di segare gli alberi con la sua moto... Amori & motori Quando Pronto Soccorso vede per la prima volta Beauty Case, seduta su una panchina e intenta a leccare un gelato, tira un inchiodata storica (r. 75) che però non è un inchiodata, visto che il giovane ha preventivamente tolto i freni dal motorino per non rischiare di usarli. Il primo incontro risulta fatale, e i due si amano a prima vista: lo spericolato centauro carica la ragazza sul motorino e la porta a scorrazzare per Manolenza come un tornado invisibile a occhio nudo. Per i due comincia un idillio amoroso che, tuttavia, è presto interrotto dall arrivo del­ l antagonista, Joe Blocchetto. Il temibile vigile è dipinto infatti come una specie di ufficiale nazista: implacabile, inflessibile, dotato di memoria sovrumana e di straordinarie capacità mimetiche, oltre che di una devozione patologica per il codice della strada. Dopo che un flashback ha descritto le sue gesta passate, Joe arriva a Manolenza e mette subito gli occhi su Pronto Soccorso, vero re della trasgressione. Lo scontro è inevitabile ma, alla fine, il per­ fido tutore della legge viene sconfitto dalla solidarietà degli abitanti del quartiere, che vanno in aiuto dei giovani eroi quando sono ormai spacciati, dando vita alla più spaventosa serie di infrazioni mai vista a memoria di vigile (rr. 223­224). Parcheggi impossibili e vecchietti in bicicletta uno sull altro spingono il malcapitato Joe sull orlo di una crisi di nervi, e un cieco su una Maserati rubata senza marmitta (rr. 226­227), poco dopo, gli dà il colpo di grazia. Impennate nell assurdo interessante riflettere su un altro meccanismo chiave della comicità di Benni, che si diverte a dotare il narratore di uno speciale talento per la similitudine, la metafora e l invenzione di immagini abbiamo detto iperboliche, che fanno sconfinare la vicenda e i suoi protagonisti nel territorio dell inverosimile. Si verifica quello che i critici chiamano sfondamento del realismo , cioè il passaggio dalla narrazione di eventi possibili a quella di eventi incompren­ sibili secondo le leggi razionali con cui solitamente interpretiamo la realtà. Per esempio, Joe Blocchetto è talmente bravo a mimetizzarsi che si nasconde all interno del cartellone pub­ blicitario di uno spumante; quando passa lui, tra le gomme e i tergicristalli dilaga il panico; oppure, per non farsi multare, Pronto usa per frenare persino le chiappe (r. 186), un cacciavite 297