Esopo è uno scrittore greco, vissuto tra il VII e il VI secolo a.C. Della sua vita abbiamo notizie scarne, in massima parte provenienti da una biografia romanzata intitolata Romanzo di Esopo. Originario della Frigia o della Tracia, si dice che fosse balbuziente, gobbo e deforme. Fu schiavo presso la città di Samo e in seguito, una volta liberato, viaggiò a lungo in Oriente, tra Babilonia, l Egitto e la Grecia. Morì giustiziato dai cittadini di Delfi, pare offesi dalla sua satira acuminata. Tuttavia, secondo il mito, il dio Apollo vendicò l uccisione di Esopo rendendogli fama immortale. Autore di circa 500 favole allegoriche, per lo più con animali come protagonisti, è considerato il creatore e il capostipite del genere. ESOPO T1 Il leone, la volpe e il cervo TRATTO DA Favole TITOLO ORIGINALE Aisopou mythoi, VII-VI sec. a.C. LINGUA ORIGINALE greco antico Audio favola LETTURA TESTO ESEMPLARE I personaggi RACCONTO COMPLETO Il re della foresta non può cacciare. A soccorrerlo ci pensa la volpe, sua astuta amica, pronta ad approfittare della stolta e ambiziosa vanità del cervo. rr. 1-4 I personaggi vengono subito presentati. es. 4 5 rr. 4-11 Emergono immediatamente i caratteri individuali dei protagonisti. es. 5 10 15 72 Un leone, che giaceva ammalato in una caverna, disse alla volpe che gli era affezionata e veniva a visitarlo: «Se tu vuoi che io guarisca e che viva, devi, con le tue dolci parole, abbindolare quel gran cervo che abita nel bosco e spingerlo tra le mie zampe: ho una gran voglia delle sue viscere e del suo cuore . La volpe andò, trovò il cervo che scorrazzava tra i boschi, e, tutta complimentosa, lo salutò, dicendogli: «Son venuta a portarti una bella notizia. Il leone nostro re, che, come sai, è mio vicino di casa, è ammalato, ormai in punto di morte. Egli ha dunque pensato quale delle bestie dovrà succedergli nel regno. Il cinghiale, diceva, è uno stupido, l orso è balordo, la pantera è collerica, la tigre è tutta fanfaronate; il più adatto a fare il re è il cervo, che ha una bella statura, che vive per molti anni, che con le corna fa paura ai serpenti... Ma perché farla lunga? In conclusione, sei stato scelto per essere re. E per me che son stata la prima a dirtelo, che regalo ci sarà? Su, dimmelo, ché ho fretta; ho paura che mi cerchi di nuovo, perché in tutte le faccende ricorre sempre al mio consiglio. Se dai retta a me che son vecchia, io ti consiglierei di venire anche tu e di stargli vicino finché non muore . Così disse la volpe. A queste parole il cervo si montò la testa, e, ignaro di quel che l aspetta-
T1 ESOPO, Il leone, la volpe e il cervo (da Favole)