L’autore Giuseppe Ungaretti 1888-1970 Ungaretti e noi Sarebbe difficile rintracciare nella poesia italiana, e non solo, una parola così pura e carica di valore simbolico come quella di Giuseppe Ungaretti. La troviamo depositata nel – per usare bianco della pagina un’espressione del poeta stesso – «come una ferita di luce nel buio», liberata dalla polvere della tradizione e capace così di esprimere senza orpelli la . realtà profonda dell’io Ciascuna di queste concorre a esprimere una parole denudate rivelazione, tanto più eloquente quanto più tragica, urgente e immediata è l’occasione che l’ha ispirata, fissandola su fogli di fortuna, tra i pidocchi e il fango delle trincee. Lì, nel cuore della prima grande catastrofe che ha sconvolto l’Europa del Novecento, Ungaretti riesce a scavare una nicchia di vitalità, uno spazio in cui la si compone disperazione e perfino si trasforma in . meraviglia per l’esistenza Versi brevi, di eccezionale intensità, che colpiscono il lettore di oggi non meno di quello di ieri, costringendolo a fermarsi, a riflettere, a mettersi in gioco: basta lasciarsi trascinare dalla magia della sua parola lirica, capace di sublimare il di un umile soldato che scopre ed esalta la luce trauma dell’esperienza umana immergendosi in una sorta di miracolosa . armonia cosmica È la poesia di un uomo che affronta la guerra senza odio, e capisce quanto la vita sia un dono fragile e prezioso: una consapevolezza che lo accompagna in tutte le tappe della sua irrequieta esistenza e in ogni fase della sua lunga produzione letteraria, sempre caratterizzata – sia pure con forme diverse – dalla fiducia nel di rivelare la verità potere della poesia e di aprire le porte dell’assoluto. Si tratta di una lezione feconda per molti poeti del Novecento, profondamente influenzati dal modello di questo maestro d’umanità. Asset ID: 190 ( ) let-vidprs-perch-leggere-ungaretti30.mp4 Percorsi brevi – Giuseppe Ungaretti