L’autore Umberto Saba 1883-1957 Saba e noi Nell’ambito della lirica italiana contemporanea, Saba è il massimo esponente, dopo Montale, della cosiddetta linea . Sostanzialmente estraneo alle esperienze antinovecentista del Simbolismo, delle avanguardie, dell’Ermetismo e delle altre correnti culturali italiane della prima metà del secolo scorso, egli ha piuttosto privilegiato il rinnovamento della tradizione poetica che va da Dante e Petrarca a Leopardi, aggiornandola sul piano dei contenuti e avvicinandone il linguaggio alla semplicità della lingua parlata. Con la pubblicazione del suo , nel 1921, egli ha definito Canzoniere un proprio stile originale, al quale è rimasto sempre fedele. Le scelte lessicali improntate a una comunicazione piana e i e diretta temi profondamente personali e civili della sua opera influenzeranno molta parte della poesia italiana successiva. Tuttavia, al di là di queste ragioni storico-letterarie (pure importanti), i motivi del nostro interesse nei confronti di Saba vanno ricercati nei suoi contenuti umani. Sotto l’ apparente semplicità della sua poesia, si celano infatti . elementi complessi Strumento essenziale per la comprensione della sua produzione è la , cui fa riferimento l’autore stesso nella sua psicanalisi , l’opera in cui analizza e commenta Storia e cronistoria del Canzoniere i propri versi. Proprio come avviene nell’interpretazione psicanalitica delle dinamiche psicologiche, infatti, anche nelle liriche di Saba sono i che, emergendo dai quadretti idillici o addirittura dettagli dimessi in esse tratteggiati, diventano rivelatori delle pulsioni talvolta anche violente dell’inconscio. Percorsi brevi – Umberto Saba