dell analogia, un uso così esasperato da rendere spesso i testi enigmatici perché su scettibili di diverse interpretazioni. Il tratto letterariamente più rilevante della poesia ermetica quello che fornisce l argomento più forte ai suoi detrattori è dunque una programmatica inclinazione all oscurità, peraltro tipica di gran parte della poesia moderna. Il pubblico di questa poesia è necessariamente un pubblico selezionato, capace di condividere l orizzonte spirituale e culturale degli stessi autori (non a caso il termine ermetismo richiama l idea di una conoscenza esoterica, riservata a pochi iniziati). la parola ERMETISMO/ Prima del suo impiego in ambito storicoletterario, il termine ermetismo indica una corrente religioso-filosofica del tardo ellenismo (II-III secolo d.C.), che trova espressione in un gruppo di scritti esoterici a carattere filosofico e teologico, chiamati libri ermetici perché attribuiti al dio Ermete, considerato (come l egiziano Thoth) dio dell astrologia e della scienza e perciò designato con il nome di Ermete Trismegisto (in greco questo epiteto significa letteralmente tre volte grandissimo , vale a dire grande in sommo grado ). Tali libri erano di difficile comprensione per i non iniziati: da qui l uso estensivo dell aggettivo ermetico per indicare tutto ciò che è oscuro e di ardua interpretazione. I protagonisti I principali esponenti Della validità della lezione simbolista e della possibilità di stabilire un linguaggio comu ne per una poesia pura si fanno promotori negli anni Trenta poeti allora giovanissimi, come oltre al già citato Quasimodo Mario Luzi (19142005; p. 938) e Alfonso Gatto (19091976), attivi nell ambiente fiorentino, ma anche il ciociaro Libero De Libe ro (19031981), il lucano Leonardo Sinisgalli (19081981) e il lombardo Vittorio Sereni (19131983). Accanto a una poesia ermetica, possiamo parlare di una critica ermetica, che spesso condivide lessico e stilemi con la produzione creativa: a questo proposito van no ricordate le figure di Carlo Bo (19112001), considerato il principale teorico dell Erme tismo, e di Oreste Macrì (19131998). Il caso Penna All Ermetismo sono state in seguito accostate dai critici alcune linee di ricerca poetica che negli anni Trenta sembravano volersene nettamente distinguere, come quella di Umberto Saba, irriducibile avversario dell oscurità ermetica. Nel novero di questi autori possiamo collocare anche Sandro Penna (19061977), del quale ci occupiamo qui per ragioni di contiguità cronologica (il suo libro d esordio, Poesie, è del 1938), quantunque egli sia maggiormente imparentato con la tendenza antinovecentista dello stesso Saba ( p. 225). Se la critica ha legato l esperienza di Pen na a quella degli Ermetici è stato per la brevità, l essenzialità e l «ispirazione balenante (Bocelli) tipica della sua poesia. Il critico Pier Vincenzo Mengaldo ha parlato, a proposi to di questo autore, di «ermetismo debole . D altra parte la figura di Penna è difficilmente collegabile a esperienze letterarie di ti po collettivo, essendo questo autore sia per le tematiche delle sue liriche, sia per le solu zioni formali adottate un solitario e un appartato, insomma un caso a sé. LA CORRENTE / ERMETISMO E DINTORNI / 353