CONSONANZE CONTEMPORANEE Milo De Angelis PER QUELL’INNATO SCATTO Se nella poesia di Pavese la figura  Sei la terra e la morte femminile appare nemica e ostile, dunque collegata  all’idea della morte, nel seguente testo del milanese Milo  De Angelis (n. 1951) l’immagine di un’antica compagna di  scuola equivale a uno scoppio di vitalità. L’autore ricorda  nome e cognome della ragazza, Stefania Annovazzi, ma  anche il soprannome che egli le attribuì, Atalanta (la mitica  eroina greca abile nella corsa), per le sue straordinarie  prestazioni atletiche. L’insieme della descrizione trasmette  il ritratto di una adolescente attraente, intelligente,  moderna, anticonformista: insomma, una donna forte ed  energica, che però non sembra affatto prevaricare sulla  controparte maschile, la quale anzi, a distanza di anni, la  ricorda con un senso di tenerezza. Nel superotto girato al ginnasio 1 2 è già lei: la ragazza guerriera sempre all’attacco. Faceva segnali di fumo, fuochi di bivacco, 3 gettava in pattumiera i profumi ottocenteschi. Ragazza di baratri e di bar, dei giochi 4 di destrezza, dei campionati studenteschi 5 vinti in scioltezza: nove secondi con sei metri di distacco. E io, in classe, quando mi accorsi che volava («Nove netti sugli ottanta, 6 a quindici anni, ragazzi!») l’ho chiamata subito Atalanta. 7 Stefania Annovazzi si chiamava veramente più spesso Stefanella. Ma per tutti noi era quella divina falcata adolescente. 8 (Milo De Angelis, , Mondadori, Milano 1999) Biografia sommaria : tipo di pellicola per filmini amatoriali in voga  1 superotto nel secondo Novecento. : i primi due anni del liceo classico. 2 ginnasio : fuochi accesi per passare la notte all’aperto. 3 fuochi di bivacco : abissi, profondità. 4 baratri : giochi di prestigio o comunque giochi  5 giochi di destrezza in cui sono richieste intelligenza e abilità. : nove secondi per coprire gli ottanta  6 nove netti sugli ottanta metri nella corsa. : eroina greca, che, secondo il mito arcadico, era  7 Atalanta avversa alle nozze, ma venne infine vinta dalla costanza del  pretendente Melanione; invece, secondo la leggenda beotica,  batteva nella corsa i pretendenti alle sue nozze, che  venivano poi uccisi, ma fu vinta a sua volta da Ippomene,  il quale, gettandole i tre pomi aurei donatigli da Afrodite,  la fece attardare. : andatura dell’atleta in corsa. 8 falcata PER DISCUTERNE Confronta il testo di De Angelis con Sei la terra  di Pavese, evidenziando le differenze nei  e la morte due ritratti femminili e nei sentimenti che i rispettivi  autori esprimono a partire dal loro sguardo sulla  donna. Discuti poi in classe su quali immagini della  figura femminile emergono dai testi delle canzoni  di oggi che conosci. Sono per lo più raffigurazioni  positive o negative? Quanto sono influenzate da  stereotipi e cliché? Pensi che nell’insieme ne risulti  una visione equilibrata del ruolo della donna?