trecci ARTE in Tra praticità ed estetica Portavivande di ogni epoca Un portavivande rinascimentale Trasportare il cibo per consumarlo lontano dalla cucina o dal focolare è una necessità di ogni epoca e ogni civiltà. Nel suo trattato edito a Venezia nel 1570, Bartolomeo Scappi, maestro dell’arte del cucinare e cuoco segreto, ossia personale, di papa Pio V, famoso allestitore di banchetti sontuosi, descrive nei dettagli una sella portavivande equipaggiata per il trasporto agevole di cibi e liquidi. Il disegno mostra un complesso sistema di contenitori che, per non creare impiccio alle gambe del cavaliere, sfruttano gli angoli della sella e permettono un’eccellente distribuzione di pesi e ingombri. , illustrazione dal trattato di cucina di Bartolomeo Scappi, 1570. Venezia, Biblioteca Marciana. Sella portavivande La tradizione orientale Il è un vassoio-contenitore della cucina giapponese, bentō adatto per trasportare, conservare e consumare il pasto fuori casa. È una sorta di scatola, composta da più scomparti impilabili e spartiti da divisori interni, in cui è possibile mantenere separati cibi diversi. L’origine è antichissima: i primi sono bentō associati al consumo di riso bollito, nel XII secolo, mentre dal XIX secolo, con l’avvento dei trasporti su rotaia, comparvero gli ekibent ō , ossia i “della bentō stazione dei treni”, cioè adatti ai viaggiatori. I bentō erano confezionati in legno laccato e si distinguevano a seconda delle tipologie: lo per esempio ju-bako era formato da due contenitori sovrapposti, facilmente trasportabili tramite un manico. (ju-bako), XIX secolo. Collezione privata. Portavivande giapponese in bambù laccato L’avvento della plastica Negli anni Trenta del Novecento Earl Silas Tupper, che lavorava nell’industria chimica statunitense DuPont, utilizzando un prodotto di scarto della raffinazione del petrolio, il polietilene, creò i contenitori di plastica che ancora portano il suo nome, i Tupperware, leggeri, infrangibili e impermeabili, con tappi ermetici. La Tupperware Plastics Company nacque nel 1946 e nel dopoguerra gli oggetti cominciarono a essere venduti anche grazie a dimostrazioni a porta a porta, ottenendo un successo straordinario e vincendo numerosi premi di design. , 1950. Stati Uniti, Hulton Archive. Dimostrazione dei contenitori Tupperware