T2 Muore ignominiosamente la repubblica Al fuoco della controversia In questo testo breve ma ricco di sostanza civile e politica, pubblicato per la  prima volta in rivista nell’ottobre del 1977 e poi, nello stesso anno, nella raccolta  Al fuoco della controversia , il poeta constata la crisi delle istituzioni democratiche  nei cosiddetti “anni di piombo”, quando la violenza terrorista sembrava  minare il cuore della vita civile e democratica del paese. Versi liberi. METRO Un’invettiva civile  Asset ID: 258 ( )  let-altvoc-muore-ignominiosamente320.mp3 Audiolettura Muore la repubblica. ▶  ignominiosamente Ignominiosamente la spiano i suoi molti bastardi nei suoi ultimi tormenti. Arrotano ignominiosamente il becco i corvi nella stanza accanto. Ignominiosamente si azzuffano i suoi orfani, si sbranano ignominiosamente tra di loro i suoi sciacalli. Tutto accade ignominiosamente, tutto meno la morte medesima – cerco di farmi intendere dinanzi a non so che tribunale di che sognata equità. E l’udienza è tolta. TRECCANI ▶ Le parole valgono ignominiosamente Il sostantivo ignominia viene dall’omografo latino, composto del prefisso negativo - e di , “nome”, “fama”, in nomen “reputazione”. Il primo significato è astratto ed equivale a infamia, stato di vergogna e di universale disprezzo in cui una persona viene a trovarsi per aver compiuto atti disonorevoli: «coprirsi d’ ». Ma il vocabolo può ignominia essere utilizzato anche in un’accezione concreta, per indicare l’azione stessa che disonora: «commettere un’ ». Scrivi due ignominia ▶ frasi che contengano il vocabolo utilizzandolo rispettivamente in senso astratto e concreto. : turpemente, vergognosamente. 1 ignominiosamente : figli impuri; il poeta si riferisce  3 bastardi forse agli italiani eredi, ideologicamente  e moralmente, del regime fascista. ultimi  le sofferenze che precedono  tormenti: la morte. : affilano (in riferimento ai denti  : nella tradizione sono uccelli del  4 Arrotano “arrotare” significa anche “digrignare”). i corvi malaugurio, ma “corvo” è anche detto, in  gergo, il delatore o la spia: forse Luzi allude  qui alla presenza di funzionari corrotti  in alcuni apparati dello Stato e dei  servizi segreti, dai quali furono trasmesse  informazioni utili a soggetti implicati  nelle azioni terroristiche. : la morte non  8 meno la morte medesima è un fatto ignominioso, ma tragico, dotato  di una sua drammatica dignità. : davanti a una qualche  9-10 dinanzi… equità autorità, che però il poeta non trova se  non – forse – in quel mitico tribunale della  Storia il cui senso della giustizia rimane  un lontano miraggio ( ). sognata equità ANALISI ATTIVA I contenuti tematici Ai vv. 1-4 la Repubblica è rappresentata, attraverso una personificazione, come una donna  morente, attorno alla quale si raccolgono i suoi figli impuri ( i suoi molti bastardi , v. 3),  mentre altri soggetti si preparano a uno squallido pasto, quello del suo cadavere. A partire  dal v. 5 essa è morta, e infatti si parla dei suoi orfani (v. 5) e dei suoi sciacalli (v. 6). Luzi  non dichiara esplicitamente chi siano i personaggi che circondano la Repubblica morente  e poi defunta; le allusioni rimangono perciò generiche, prive di significati precisi, anche se  possiamo immaginare che il poeta si riferisca a un ceto politico inadeguato, ai terroristi e  forse anche ai cittadini stessi, scarsamente impegnati nella difesa dei valori democratici. Uno Stato moribondo Perché, secondo te, la parola (v. 1) è scritta con la lettera minuscola? 1. repubblica La morte della Repubblica è serena o dolorosa? perché? Da che cosa lo si capisce? 2.  >> pagina 953  Di fronte alla crisi delle istituzioni, Luzi mostra tutta la propria indignazione, sottolineata dall’ossessiva iterazione dell’avverbio ignominiosamente , che in virtù della sua significativa estensione sillabica occupa gran parte dei vv. 1, 2, 4, 5, 6 e 7. Egli denuncia la vergogna che colpisce i rappresentanti dello Stato, incapaci di condurre l’Italia oltre questa fase di smarrimento etico e politico. Tuttavia, il poeta sembra consapevole del fatto che molto difficilmente la sua protesta sarà produttiva; essa verrà piuttosto accolta con freddezza e indifferenza, poiché l’ equità , vale a dire la giustizia, è solo sognata (v. 10). Da qui la conclusione, espressa in tono perentorio: E l’udienza è tolta (v. 10), come se il magistrato incaricato di raccogliere la requisitoria – che simboleggia forse lo stesso popolo italiano, a cui Luzi si rivolge – fosse distratto o avesse altro da fare. L’invettiva si chiude così senza la speranza che i problemi denunciati possano essere risolti. Una requisitoria inascoltata Perché solo la morte in sé è esclusa dall’ignominia? 3. Qual è, secondo te, la sentenza pronunciata dal tribunale? 4. Le scelte stilistiche Il testo è costituito da frasi brevi e taglienti, come se fossero pronunciate dal poeta a denti  stretti, trattenendo l’ira che scaturisce dal constatare lo scempio perpetrato ai danni della  collettività. L’indignazione è resa attraverso la violenza espressionistica del linguaggio  ( bastardi , v. 3; si azzuffano , v. 5) e delle immagini ( i corvi che arrotano […] il becco, come  se si stessero preparando a straziare il cadavere della Repubblica , al v. 4; gli sciacalli che si  sbranano […] tra di loro al v. 6), improvvisamente raffreddata, alla fine del componimento,  dall’inserto della frase rituale di congedo utilizzata nei tribunali: E l’udienza è tolta (v. 10). Il tono dell’invettiva Individua gli presenti  5. enjambement nel testo: quali frasi risultano isolate  e concentrate in un solo verso?  Quale effetto producono? Individua nel testo tutti i termini  6. e le espressioni connesse al campo  semantico della violenza.  Confronta  7. SCRIVERE PER CONFRONTARE questa lirica con ( T1, p. 950),  Avorio ▶ spiegando come è cambiata la poetica  di Luzi, sia sul piano dei temi  sia su quello delle forme. Scrivi un testo  espositivo di circa 20 righe.  Per quali  8. SCRIVERE PER ARGOMENTARE aspetti questa poesia di Luzi può essere  accostata alla denuncia formulata  da Pasolini nel capitolo degli   Scritti corsari intitolato   Il romanzo delle stragi ( T6, p. 815)? Argomenta la tua risposta  ▶ in un testo di circa 30 righe. Pier Paolo Pasolini in una fotografia del 1962.