CONOSCERE Il mare Il mare è l’ che ricoprono il 71% della superficie terrestre e che circondano le terre emerse. insieme delle acque salate OCEANI E MARI Nell’unica grande massa di acqua salata che ricopre la Terra è possibile distinguere le acque degli , che sono molto profonde e circondano i continenti, da quelle dei , meno profonde e spesso racchiuse, in parte, dalle terre. oceani mari Gli oceani sono tre: l’ , l’ e l’ , tutti comunicanti tra loro e comprendenti diversi bacini secondari, o mari, che sono invece numerosissimi e prendono tanti nomi diversi. Oceano Atlantico Oceano Pacifico Oceano Indiano Si possono inoltre distinguere i , che sono quelli che entrano direttamente in un oceano, dai , così chiamati perché sono circondati per gran parte dalla terraferma e comunicano con l’oceano attraverso uno o un (uno stretto un po’ più ampio). mari aperti mari chiusi stretto canale Come si è formato il mare? Più di tre miliardi di anni fa sulla crosta terrestre non c’erano né acqua né aria, mentre erano attivi moltissimi vulcani: il nostro pianeta si era formato da poco, quindi aveva temperature molto elevate e il magma risaliva in superficie dagli strati più profondi con continue e violente eruzioni. Insieme alla lava, i vulcani sprigionavano gas e vapori, che con il tempo formarono uno strato gassoso attorno alla Terra, la cosiddetta atmosfera primordiale. Con il progressivo raffreddarsi della temperatura terrestre, il vapore acqueo presente nell’atmosfera si condensò e cominciò a cadere sotto forma di pioggia, riempiendo conche e bacini. Si originarono così, all’inizio, numerosi laghi, ma nel corso di milioni di anni l’acqua si accumulò sino a coprire gran parte della superficie terrestre, dando vita a oceani e mari. I fondali marini Se potessimo assistere al processo inverso, cioè al prosciugamento degli oceani e dei mari, scopriremmo un mondo fatto di montagne, valli e pianure per certi aspetti simili a quelle delle terre emerse (vedi a pagina 19 dell’ ). Per il resto invece il mondo sottomarino presenta aspetti molto diversi dalla superficie terrestre: innanzitutto la luce del Sole riesce a penetrare solo fino a 200 metri di profondità, limite oltre il quale regnano il e il ; inoltre, man mano che si scende, la , cioè il “peso” dell’acqua soprastante, diventa fortissima, insostenibile per noi. Questo spiega perché conosciamo bene solo le zone poco profonde dei fondali marini, mentre gli abissi più remoti rimangono quasi totalmente inesplorati. Atlante buio freddo pressione Un sub alla scoperta di un fondale marino. La salinità dell’acqua marina Molti elementi chimici presenti sulla Terra si trovano sciolti anche nell’acqua del mare. Tra questi, gli elementi presenti in concentrazione maggiore sono quelli che formano il sale: ecco perché l’acqua marina è salata. In superficie e in prossimità delle coste il grado di salinità varia sensibilmente, anche per le notevoli quantità d’acqua dolce riversate da fiumi e piogge. La salinità varia anche, e soprattutto, in relazione all’evaporazione e al rimescolamento di acque superficiali e profonde: in profondità, in genere, è leggermente inferiore ma più costante; negli oceani e nei mari aperti è più costante che nei mari chiusi. Il mare in movimento Le acque del mare sono soggette a continui movimenti che hanno cause diverse. Le sono prodotte dai venti che soffiano sulle distese d’acqua e possono propagarsi per centinaia di chilometri anche dopo che il vento è cessato; l’altezza che le onde possono raggiungere dipende dalla velocità e dalla durata del vento (vedi a pagina 19 dell’ ). onde Atlante Le sono periodici innalzamenti e abbassamenti del livello del mare dovuti all’attrazione gravitazionale della Luna e, in misura minore, del Sole (vedi a pagina 19 dell’ ). maree Atlante Le sono immensi flussi d’acqua che si spostano a profondità diverse di mari e oceani, seguendo sempre la stessa direzione. Possono essere originate da varie cause: se, per esempio, due masse d’acqua con salinità e temperatura diverse (e quindi densità diverse) vengono a contatto, l’acqua più calda e meno densa tende a salire verso la superficie, mentre quella più fredda e densa tende a scendere in profondità; un altro fattore che genera le correnti è la spinta esercitata sulle superfici marine dai venti costanti, cioè quelli che soffiano sempre nella medesima direzione; infine, può accadere che si formino delle correnti tra zone diverse all’interno di uno stesso mare quando le fasi di marea non coincidono (un bacino molto esteso può infatti avere nello stesso momento bassa marea in un punto e alta marea in un altro). correnti Il Mediterraneo è un mare chiuso, soggetto a un’elevata evaporazione: le sue acque sono quindi più ricche di sali e più dense di quelle dell’Atlantico, che sono invece più “leggere”. L’acqua dell’Oceano entra quindi nello Stretto di Gibilterra “galleggiando” sopra la corrente profonda del Mar Mediterraneo. RICONOSCI Le due foto mostrano il santuario di Mont- Saint-Michel, sulle coste della Francia del Nord, in due diversi momenti della giornata. Quale fenomeno riconosci? ...................................................................................... . LE TERRE EMERSE Le superfici del nostro pianeta non coperte dal mare sono chiamate e nel loro insieme costituiscono i continenti. terre emerse Una terra emersa interamente circondata dal mare ma più piccola di un continente prende il nome di , un gruppo di isole forma un , mentre una parte di terra emersa circondata su tre lati dal mare, che si protende nell’acqua, è detta (che significa “quasi isola”). isola arcipelago penisola RICONOSCI Scrivi le GeoParole corrette per completare le didascalie delle immagini qui sopra. Sopra, l’ ........................ siciliana di Filicudi. Sotto, la ................................... di Capo Mannu, in Sardegna. Che cosa sono e come sono le coste? Una è il tratto di terra emersa che confina con il mare e può presentarsi con forme e caratteristiche molto varie. costa La fascia di terra che termina nel mare può avere infatti composizioni differenti, presentandosi di volta in volta rocciosa, sabbiosa o ciottolosa, oppure alternando queste tre caratteristiche una dopo l’altra. La composizione di una costa in genere ne determina anche l’aspetto. Le coste rocciose sono perlopiù e , a strapiombo: spesso sono montagne che scendono nel mare. Le coste sabbiose o ciottolose sono invece e , e sono presenti soprattutto dove a ridosso del mare si estende una pianura. Talvolta tratti di costa più o meno scoscesi si alternano ad altri pianeggianti perché, come abbiamo visto, la composizione di uno stesso tratto di costa può variare. alte ripide basse pianeggianti Un altro elemento che differenzia i tipi di coste è la forma che assume la linea di terra bagnata dal mare: se è regolare e dritta si parla di costa , se invece si presenta irregolare e ricca di rientranze e sporgenze si ha una costa . lineare frastagliata Quando si calcola la lunghezza di una costa seguendone il profilo in tutte le sue irregolarità si ottiene una misura chiamata . sviluppo costiero Promontori, fiordi, insenature Se osservi una carta geografica, noterai che l’andamento di una costa può essere molto irregolare: il mare si insinua in aperture della terraferma più o meno frequenti e ampie, oppure è la terraferma che si protende nell’acqua con lingue più o meno pronunciate. L’incontro fra la terra e il mare, quindi, disegna forme diverse che in geografia prendono nomi particolari: quando la terraferma si allunga nell’acqua con una piccola penisola rocciosa si ha un ; quando invece è il mare a entrare in un’apertura della costa, si parla di nel caso di una piccola rientranza, di se l’apertura è lunga e stretta, di se la rientranza è più larga, di se è molto ampia. promontorio insenatura fiordo baia golfo Come si modificano le coste? Il mare svolge un’opera continua di modellamento delle coste. Le onde colpiscono ripetutamente la roccia delle coste alte e a lungo andare la sgretolano, provocandone in alcuni casi il crollo: si formano così le ripide pareti delle . Spesso il materiale eroso si deposita nelle rientranze della costa e si hanno di conseguenza tratti strapiombanti e rocciosi che si alternano ad altri bassi e sabbiosi o ciottolosi. Sulle coste basse, invece, le onde non trovano ostacoli e anziché erodere la costa vi depositano i detriti: in questo modo, mentre le coste alte tendono a ritirarsi per effetto dell’erosione, le coste basse tendono ad avanzare per il fenomeno contrario della sedimentazione; i materiali detritici sono spesso anche quelli trasportati dai fiumi, che sfociano nel mare proprio nei punti in cui la costa è più bassa. In alcuni tratti i materiali sedimentari possono essere particolarmente abbondanti e, anche per l’azione delle correnti marine, possono accumularsi formando i : si tratta di lunghe strisce di sabbia che emergono dal mare a poca distanza dalla terraferma. Con il passare del tempo, uno o più lidi possono estendersi fino a isolare e racchiudere un tratto di mare, che prende allora il nome di (vedi anche a pagina 47). falesie lidi laguna L’azione delle onde erode la roccia alla base delle coste alte. In questo modo viene a mancare l’appoggio alla parte superiore della parete rocciosa, che crolla in acqua determinando la formazione delle falesie. e imparo Studio Che differenza c’è tra mare e oceano? Che cos’è un mare chiuso? Da che cosa sono causate le correnti? E le maree? Che aspetto possono avere le coste? Come vengono modellate dal mare? Come si formano i lidi? 1 2 3 4 5 Parole Geo Mare aperto • Mare chiuso • Marea • Corrente marina • Isola • Arcipelago • Penisola • Promontorio • Insenatura • Fiordo • Baia • Golfo • Falesia