L’arte dei primi cristiani Scendendo nelle catacombe, immagini e forme dell’arte romana assumono significati cristiani della loro storia i cristiani, vittime di persecuzioni, sono costretti a riunirsi nelle . È proprio in questi sotterranei scavati nel tufo, usati in primo luogo a scopo funerario, che troviamo i primi esempi di pittura murale della nuova religione. La tecnica utilizzata, che ricorda certe pitture pompeiane, è definita , perché esprime impressioni immediate, grazie a un segno leggero e una colorazione a sprazzi vividi. Lo stile paleocristiano è dunque simile a quello delle pitture pagane, ma ne accentua il tono popolaresco. Lo stesso avviene nella scultura: gli artisti cristiani riprendonodalle statue romane le pose equilibrate dei corpi, la morbidezza dei panneggi e un certo realismo, che trasferiscono in particolare nei sarcofagi (vedi a pagina 116). Possiamo dunque affermare che le esperienze artistiche cristiane dei primi secoli, note come “ ”, riprendono e proseguono in gran parte le forme dell’arte romana. La novità sta nel contenuto: figure, animali, oggetti dell’arte pagana ora mutano di significato assumendo un valore cristiano, come puoi vedere nelle opere di queste pagine. Nasce così l’ , cioè il sistema che attribuisce significati religiosi a temi e soggetti presenti nell’arte figurativa. Nei primi tempi, catacombe impressionistica arte paleocristiana simbolico iconografia cristiana , IV secolo d.C., vetro incastonato nell’intonaco. Roma, catacombe di San Panfilo. Sant’Agnese fra le colombe CONFRONTI Guarda come dall’immagine pagana di Ercole nel giardino delle Esperidi si è sviluppata l’immagine di Adamo ed Eva, i progenitori della Bibbia. Ritroverai questa tipologia più o meno intatta in tutta l’arte medievale e, via via nei secoli, quasi fino alla nostra epoca. , III secolo d.C., affresco. Roma, ipogeo di via Latina. Ercole nel giardino delle Esperidi , III secolo d.C., affresco. Roma, catacombe dei Santi Marcellino e Pietro. Adamo ed Eva Spesso, inoltre, per indicare Cristo si ricorre al suo , formato dalle prime due lettere del suo nome in greco: la chi (χ) e la rho (ρ), incrociate. I simboli di Cristo Le immagini dell’arte paleocristiana esprimono concetti legati al nuovo culto religioso sotto forma di , in modo da poter essere facilmente compresi dai fedeli ma non da coloro che non appartengono alla religione cristiana. Alla figura di un animale o di un oggetto, per esempio, corrisponde spesso un significato religioso: la colomba può rappresentare la pace o lo Spirito Santo, l’ancora la croce, la vite l’Eucarestia e così via. Molti simboli sono collegati al nome e alla figura di Cristo: simboli il : le lettere che formano il termine greco per “pesce”, ichthùs, sono le iniziali (in greco) delle parole: “Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore”. Il pesce con i pani è simbolo dell’Eucarestia e ricorda il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci; pesce l' : è l’animale sacrificale per eccellenza, che ricorda il sacrificio in croce di Cristo; agnello il : allude all’eternità di Cristo e alla sua resurrezione perché le sue carni si deteriorano molto lentamente; pavone il : simboleggia Cristo, che si prende cura del gregge dei fedeli. buon pastore monogramma , IV secolo d.C., marmo. Città del Vaticano, Museo Pio Cristiano. Monogramma di Cristo , particolare di un mosaico, IV secolo d.C. Ravenna, Basilica di San Vitale. Pavone CONFRONTI Nel Vangelo di Giovanni (10, 1, 14-15) Gesù di Nazareth afferma: «Io sono il buon pastore. E conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me». Per questo motivo i primi cristiani cominciano a rappresentarlo come un fanciullo che tiene sulle spalle un agnello, esattamente come l’antico kouros dell’arte greca arcaica, raffigu rato mentre porta sulle spalle un vitellino. Arte greca arcaica, , particolare, 570 a.C., marmo. Atene, Museo dell’Acropoli. Moscoforo (Giovane che porta un vitellino) La scultura paleocristiana a tutto tondo del Buon Pastore, pur ispirandosi a tipologie arcaiche come quelle dei greci (vedi a pagina 59), mostra uno stile molto diverso: una forma morbida, un volto che esprime sentimenti, un corpo non più rigido, a conferma dell’eredità dalla scultura romana classica. kouroi , particolare, IV secolo d.C., marmo. Roma, Musei Vaticani. Il Buon Pastore