Cimabue e Duccio: due innovatori Con il fiorentino Cimabue e il senese Duccio di Buoninsegna la pittura medievale inizia ad allontanarsi dalla tradizione bizantina (1240 ca.-1302) abbiamo poche notizie, ma sappiamo che oltre a Firenze ha lavorato ad Assisi, a Roma e a Pisa, eseguendo affreschi, mosaici, pitture su tavola. Per molto tempo si è parlato di lui quasi esclusivamente come dell’artista che ha dato a Giotto le prime lezioni di pittura; oggi invece la sua arte è giustamente rivalutata perché comincia a distaccarsi dalla bidimensionalità della tradizione bizantina, mostrando attenzione agli effetti della realtà e all’espressione dei sentimenti, come vedi nel qui sotto. Del pittore fiorentino Cimabue Cristo Crocifisso (1260 ca.-1318) è il primo importante pittore senese di età gotica. La sua prima opera di rilievo è la , cioè la , eseguita per la Chiesa di Santa Maria Novella a Firenze, a lungo ritenuta di Cimabue. Ma la sua impresa più celebre è senza dubbio la grandiosa Maestà dipinta per il Duomo di Siena che vedi riprodotta qui sotto. Duccio di Buoninsegna Maestà Madonna in trono col Bambino Il Cristo sofferente Il Crocifisso dipinto da Cimabue per la Chiesa di San Domenico ad Arezzo si allontana dal “Cristo trionfante” della tradizione bizantina e romanica: la di Gesù è resa evidente dall’espressione del volto, con gli occhi chiusi e le labbra piegate, e dal corpo che si inarca per il dolore. sofferenza Cimabue, , 1270 ca., tempera su tavola. Arezzo, Chiesa di San Domenico. Cristo crocifisso Sui bracci della croce compaiono le figure di (a sinistra) e dell’apostolo (a destra) che piangono Cristo. Maria Giovanni Cimabue usa che esaltano le forme del corpo. Le striature d’oro nel panneggio della veste derivano ancora dalle icone bizantine. colori intensi La Maestà di Siena La realizzata da Duccio per l’altare maggiore del Duomo di Siena è una grande tavola rettangolare, dipinta su due facce. Sulla parte frontale vedi trentadue grandi figure e, alla sommità, dieci apostoli a mezzo busto; inoltre, ottanta figurazioni sono dipinte sul retro, sulle cuspidi e nella predella che corre lungo la base della pala (qui non raffigurata). Quest’opera mostra una precoce attenzione alla , come puoi vedere nella struttura architettonica del trono. Maestà tridimensionalità dello spazio Duccio, , parte frontale, 1311 ca., temperasu tavola. Siena, Museo dell’Opera del Duomo. Maestà