La villa: architetti in campagna Immerse nella natura, le ville di campagna offrono riposo e tranquillità oltre al suo trattato sull’architettura, scrive anche un’opera intitolata Villa, dedicata alle residenze di campagna. Diventa infatti frequente che le famiglie aristocratiche decidano di passare periodi di riposo e tranquillità in grandiose dimore fuori città. Nasce così una nuova tipologia di villa di campagna, che perde l’aspetto chiuso e fortificato dei manieri medievali, ponendosi invece . Uno degli aspetti caratterizzanti le ville rinascimentali è infatti l’ampio giardino o parco in cui sono immerse. Leon Battista Alberti, in relazione con l’ambiente circostante Giusto Utens, Firenze, Villa La Petraia. Veduta della Villa di Poggio a Caiano, 1599-1602. La villa di Poggio a Caiano era circondata da giardini curatissimi, ma anche da coltivazioni preziose come quella del riso, rese possibili da ingegnosi sistemi di irrigazione. Porticati e logge La villa di Poggio a Caiano, costruita dall’architetto Giuliano da Sangallo per Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze, è uno dei primi esempi di villa rinascimentale fuori dalle mura cittadine. La novità consiste soprattutto nel al piano terreno, che con le sue eleganti arcate mette in comunicazione la villa con il giardino circostante. Altro elemento di “apertura” è la al piano di sopra, sormontata da un timpano, che segna il passaggio tra l’esterno e l’interno dell’edificio. porticato loggia Giuliano da Sangallo, Villa Medicea, 1480-1485. Poggio a Caiano (Prato).