LEGGERE L'OPERA ZOOM Un dipinto per l’anima Per l’altare maggiore della chiesa annessa al Convento di San Marco a Firenze, Angelico dipinge una pala quadrata che subito viene riconosciuta come un’opera eccezionalmente moderna. A commissionarla è stato Cosimo il Vecchio de’ Medici, che proprio in quel convento ama ritirarsi in preghiera. Gli scomparti della predella sono ora smembrati in vari musei del mondo. Autore Beato Angelico Opera PALA DI SAN MARCO Data 1425 circa Tecnica Tempera su tavola Misure 220 x 227 cm Luogo Firenze, Museo di San Marco San Lorenzo, la prima figura sulla sinistra con la mano alzata, porta lo stesso nome del fratello di Cosimo, Lorenzo de’ Medici il Vecchio. Accanto a lui è Giovanni evangelista, santo patrono di Giovanni di Bicci, padre di Cosimo e di Lorenzo. La figura inginocchiata, rivolta allo spettatore, è san Cosma, in omaggio al nome del committente, Cosimo il Vecchio. Nell’ordinata composizione spicca l’analitica descrizione del tappeto orientale, su cui poggia, in modo illusionistico, la raffigurazione di una tavoletta dipinta con la . Crocifissione Il linguaggio dell'opera Colpisce subito la serena bellezza della pala quadrata, dal rigoroso schema prospettico, che raffigura la Madonna in trono col Bambino circondata da santi e angeli in lieto conversare (per questo è detta anche “Sacra Conversazione”). Dietro al trono, che sembra un tabernacolo, un bellissimo drappo di seta con ricami e, in alto, due festoni e due tende che si aprono come un sipario di teatro accompagnano l’occhio verso il paesaggio di fondo, con i tipici cipressi toscani e il cielo azzurro, purtroppo molto rovinato da un antico restauro.