LEGGERE L'OPERA ZOOM Ambiente ideale, forme perfette La , dipinta da Piero della Francesca per Federico, duca di Urbino, risale al tempo della morte di parto di Battista Sforza, la moglie del duca. Il dipinto assume dunque un doppio significato simbolico: di ringraziamento alla Vergine per la nascita dell’atteso erede Guidobaldo, e di commemorazione di colei che è scomparsa nel darlo alla luce. Uno degli intenti, forse, è anche glorificare il ducato dei Montefeltro, che nel 1472 ha conquistato Volterra: non è un caso che il duca, inginocchiato, indossi la sua lucente armatura. Le mani sono state dipinte da un altro artista. Pala Montefeltro Autore Piero della Francesca Opera PALA MONTEFELTRO Data 1472-1474 circa Tecnica Tempera su tavola Misure 250 x 170 cm Luogo Milano, Pinacoteca di Brera L’ , per la sua forma perfetta, allude all’origine di tutte le cose. Abbinato alla conchiglia da cui pende è simbolo di nascita e di vita eterna, e richiama l'avvento di Gesù, raffigurato con il ciondolo di corallo, amuleto che si usa donare ai neonati. uovo Il linguaggio dell'opera Il dipinto raffigura la Madonna col Bambino attorniata da angeli e santi, con il committente in preghiera in primo piano, in una serena, perfetta architettura classica. La caratteristica che rende quest’opera uno dei capolavori di Piero della Francesca è l’uso sapiente della luce e delle ombre, che contribuisce a determinare la profondità dello spazio e a sottolineare con bagliori particolari dettagli come la splendida armatura del duca Federico. Desiderio da Settignano, Tabernacolo, particolare, 1450 ca., marmo. Firenze, Basilica di San Lorenzo. La con lacunari, di origine classica, come questa, scolpita da Desiderio da Settignano per il Tabernacolo della Chiesa di San Lorenzo a Firenze, è frequente nel Quattrocento: l’hai già vista nella Trinità di Masaccio (vedi a pagina 193). volta a botte