Pontormo, il primo manierista Nelle opere tormentate dell’artista toscano, il paesaggio dell’anima sostituisce quello reale dal paese vicino a Firenze dov’è nato nel 1494, è un pittore geniale ma dal carattere piuttosto introverso: vive in una stanza sopraelevata, con una scala di corda che tira su per non far salire nessuno! È anche ipocondriaco, cioè terrorizzato dalle malattie. L’artista riceve incarichi importanti fin dal 1515 e lavora principalmente a Firenze, dove muore nel 1556. Grande ammiratore del tedesco Dürer e ossessionato dal desiderio di eguagliare il genio di Michelangelo, Pontormo è considerato l’iniziatore del Manierismo: nei suoi dipinti mette in discussione l’imitazione della realtà dando spazio all’ Jacopo Carrucci, detto il Pontormo espressione esasperata degli stati d’animo. L’angoscia della Deposizione Le figure di Pontormo sembrano portare nei volti e sulle spalle l’angoscia esistenziale causata dalla crisi di valori e di sicurezze che nel Cinquecento va sempre più intensificandosi. Il suo capolavoro è la dipinta per la Cappella Capponi nella Chiesa di Santa Felicita a Firenze. In uno (cioè che evoca aspetti profondi dell’animo, più che raffigurare la realtà visibile), non si vedono architetture, e l’unico accenno alla realtà è una nuvola sullo sfondo. Cristo viene deposto dalla croce da personaggi che hanno corpi eccessivamente allungati. I colori sono aciduli, freddi, e ricordano quelli del di Michelangelo. Il dolore e il dramma della scena sono concentrati sul volto della Madonna, mentre le due figure che reggono il corpo di Cristo sembrano guardare attonite fuori dal dipinto. Deposizione spazio surreale Tondo Doni Pontormo, , 1528-1529 ca., olio su tavola. Firenze, Chiesa di Santa Felicita. Deposizione Le figure in primo piano che reggono il corpo di Cristo, colpite da una luce molto forte, appaiono in un , mentre quelle sullo sfondo, immerse nella penombra, sembrano quasi sospese nel vuoto. equilibrio precario I corpi, che sembrano , sono disposti in modo da formare una sorta di spirale che sale verso l’alto. privi di volume