Le tensioni di Rosso Fiorentino Luci violente, linee disarticolate, colori freddi: con Rosso Fiorentino la pittura si fa dramma nasce a Firenze nel 1495 e studia con Pontormo, ma poi girovaga a lungo prima di giungere nel 1532 alla corte di Francesco I in Francia. Disegna oggetti di oreficeria, maschere, scenografie, e decora la Galleria del re a Fontainebleau, dove muore nel 1540. Il pittore Rosso Fiorentino Galleria di Francesco I, con affreschi di Rosso Fiorentino e stucchi, 1533-1539. Fontainebleau (Francia). Un’inquietante rappresentazione Il capolavoro di Rosso Fiorentino è la di Volterra, un dramma interpretato con gesti ed espressioni tese e violente, molto teatrale. La luce abbaglia le vesti, tagliente come una lama. Si tratta dell’opera che più di tutte risente del clima di crisi che si respira in Italia dopo il sacco di Roma, avvenuto solo due anni prima. Deposizione Rosso Fiorentino, , 1521, olio su tavola. Volterra, Pinacoteca. Deposizione La composizione non ha un andamento morbido ma gioca su . linee spezzate Gli uomini che dalla scala cercano di tirare giù il corpo livido di Cristo sono , carichi di tensione. Uno sembra urlare all’altro di far attenzione: forse il corpo sta per scivolargli dalle braccia… esagitati