LEGGERE L'OPERA ZOOM La colonna della Cristianità Francesco Mazzola, detto Parmigianino dalla sua città natale, Parma, è un artista precoce: inizia la sua carriera a diciassette anni e si afferma presto sia come ritrattista sia come interprete di raffinate scene religiose. Morto a trentasette anni nel 1540, è celebre per aver lasciato incompiute molte opere, tra cui questa, rimasta nel suo studio alla sua morte e destinata a una cappella della Chiesa dei Servi a Parma. Sotto una tenda dai colori cangianti, un’elegantissima Madonna regge fra le ginocchia Gesù; li affiancano alcuni angeli, uno dei quali porge un vaso alla Vergine, mentre sul fondo si scorgono un’alta colonna e un san Girolamo in proporzioni minuscole. Il significato globale della scena resta ancora un mistero. Autore Parmigianino Opera MADONNA DAL COLLO LUNGO Data 1539 circa Tecnica Olio su tavola Misure 219 x 135 cm Luogo Firenze, Galleria degli Uffizi Sul gradino, sotto la colonna che fa da sfondo alla scena, un’aggiunta in latino indica che l’opera rimase incompiuta alla morte del pittore. In basso a destra, Parmigianino ha fatto in tempo a dipingere solo il piede di un san Francesco, previsto accanto al san Girolamo che dispiega un cartiglio con un testo sacro. Il linguaggio dell'opera Il più celebre dipinto del Parmigianino è il manifesto del suo stile pittorico, raffinato e unico: figure allungate, colori metallici, e una composizione ricca di elementi simbolici in parte ancora da decifrare. È certo però che l’alta colonna simboleggi il tempio del re biblico Salomone, e che si riferisca, in un gioco di rimandi sia visivi sia linguistici, al lungo collo della Vergine. Un poema medievale, infatti, inneggia alla Madonna con queste parole: «Il tuo collo ( in latino) è come una colonna ( )». collum columna Cimabue, , 1280-1290 ca., particolare, tempera su tavola. Firenze, Galleria degli Uffizi. Maestà di Santa Trinita Nei dipinti e nelle sculture religiose che raffigurano personaggi della Bibbia vedi spesso santi o profeti con in mano un rotolo cartaceo, detto anche “cartiglio”. Nell’antichità, infatti, le profezie e i testi biblici venivano scritti in verticale su fogli di pergamena che si riponevano arrotolati, e poi venivano srotolati per essere letti.