Le architetture dipinte di Veronese Scenari illusionistici e luminosi ornano le ville venete e fanno da sfondo a temi sacri perché nato a Verona nel 1528, è celebre per la sua pittura solare, dai , e per gli arditi . Oltre a temi mitologici e allegorici, Veronese dipinge molti soggetti sacri, inserendoli spesso in fastose ambientazioni: celebri sono le sue Cene ispirate a episodi evangelici (come quella illustrata qui in basso), dominate da un’atmosfera spensierata e mondana. L’artista collabora inoltre con i maggiori architetti del periodo alla decorazione delle ville dell’aristocrazia veneta: a Villa Barbaro, progettata da Palladio (vedi nelle pagine successive), Veronese crea spazi illusionistici, con finti paesaggi e architetture dipinte che gareggiano con quelle reali. Paolo Caliari, detto Veronese colori chiari e luminosi scorci dal basso Veronese, , 1561, affresco illusionistico. Maser (Treviso), Villa Barbaro. Dame affacciate a un balcone Un sontuoso banchetto Fra i capolavori di Veronese c’è il grandioso dipinto (5x12 metri) destinato alla chiesa veneziana dei Santi Giovanni e Paolo. Questa tela doveva intitolarsi l’ , ma era stata duramente criticata perché troppo allegra e fastosa per un evento sacro di carattere così drammatico. Per questo l’artista decide di cambiare il titolo in : il ricco Levi era l’apostolo Matteo, e l’episodio della cena da lui offerta a Gesù poteva giustificare quest’ambientazione lussuosa, con servitù, cani e buffoni. Ultima Cena Cena in casa di Levi Veronese, , 1573, olio su tela. Venezia, Gallerie dell’Accademia. Cena in casa di Levi Il banchetto si svolge sopra una loggia, espediente che fa risaltare l’ della scena, vista dal basso, da sotto la balconata. Il fondale è una splendida città illuminata dai bagliori rosei del tramonto. aspetto teatrale