LEGGERE L'OPERA ZOOM Un dio brinda alla vanità della vita Il adolescente è stato dipinto dal giovane Caravaggio durante il suo soggiorno a Roma, mentre era ospite del cardinal Del Monte. Quest’ultimo glielo avrebbe commissionato per farne dono al granduca Ferdinando I de’ Medici, e per questo la tela giunse a Firenze, dove è stata ritrovata solo nel 1913, nei depositi degli Uffizi. La coppa di vino offerta dal giovane Bacco rappresenta forse un segno di amicizia del cardinale nei confronti di Ferdinando I; il soggetto del dipinto – il giovane dio del vino, accaldato e in una posa sensuale e discinta – sarebbe in voluta contrapposizione con le doti di morigeratezza del destinatario dell’opera, che era notoriamente astemio. Bacco Autore Caravaggio Opera BACCO Data 1598 circa Tecnica Olio su tela Misure 95 x 85 cm Luogo Firenze, Galleria degli Uffizi Il linguaggio dell'opera Ogni oggetto raffigurato ha un significato simbolico che si collega a quello dell’intera composizione. Nel suo insieme il dipinto è probabilmente un’allegoria di Cristo che offre il calice della salvezza divina; la frutta guasta, bacata o marcia potrebbe quindi simboleggiare il peccato. Per Caravaggio, comunque, il quadro costituisce uno straordinario esercizio di stile, in cui sperimentare la raffigurazione della realtà in ogni suo aspetto, senza idealizzarla: dalla bottiglia di vino e la canestra di frutta in primo piano al bellissimo dettaglio del materasso sotto al candido lenzuolo, che si confonde con la tela della camicia; dalle guance arrossate del giovane fino alle unghie sporche, che in altri dipinti il pittore non mancherà di raffigurare anche come attributo realistico di personaggi sacri, suscitando le ire della Chiesa. La magia di luci e trasparenze del vetro è una mirabile raffigurazione della realtà, e allo stesso tempo può alludere alla Grazia divina. Nella bottiglia si riflette inoltre l’immagine del pittore, ben visibile solo con l’esame scientifico della riflettografia: la sagoma immortalata nel vino vuole testimoniare la presenza del pittore nel momento preciso in cui si svolge l’azione, cioè mentre la divinità sta offrendo la coppa a qualcuno che non vediamo. La frutta deteriorata, in parte già marcita o con il segno evidente di un baco al suo interno, è simbolo della vanità della vita umana, della bellezza che ha breve durata, e della malattia (indicata anche dalle guance arrossate, febbricitanti del giovane) che fa sfiorire la vita.