IL SETTECENTO Dai capricciosi riccioli delle dimore rococò alla purezza di forme degli edifici neoclassici, dalla grazia sensuale di Watteau e Boucher alla bellezza ideale di Canova. Dall’austera pittura di storia di David all’emergere dell’inconscio in Füssli e Blake, che aprono la strada al Romanticismo ottocentesco. La Storia Nel Settecento le e i conflitti che coinvolsero alcuni Paesi dell’Europa nord-orientale, fra cui Russia, Polonia e Svezia, modificarono la fisionomia dell’Europa. La prima scintilla scoppiò nel 1700, con la morte dell’ultimo rappresentante della dinastia austriaca degli Asburgo sul trono di Spagna e l’ascesa al potere dello spagnolo Filippo di Borbone. L’Austria si schierò contro la Spagna, sostenuta da Inghilterra e Olanda. Anche l’Italia fu coinvolta nel conflitto: dopo molte vicende, il dominio spagnolo nel Nord della penisola lasciò il posto a quello austriaco, mentre ai Borbone spagnoli andò il Regno di Napoli. Nella seconda metà del Settecento ebbe inizio in Inghilterra la , seguita sul finire del secolo da altri grandi eventi: la nascita degli , la e l’ascesa di Napoleone Bonaparte. guerre di successione spagnola e austriaca Rivoluzione industriale Stati Uniti Rivoluzione francese l’Europa nel Settecento. Canaletto, , particolare, 1754 ca., olio su tela. Firenze, Galleria degli Uffizi. Veduta del Palazzo Ducale Adam Weisweiler, Secrétaire, 1788 ca., legno , bronzo dorato, marmo, biscuit. bois-de-citron Vivere nel Settecento Il secolo della ragione La cultura settecentesca è la radice del mondo moderno. Il Settecento è stato il secolo del , che ha dissipato le “tenebre della superstizione” attraverso i “lumi” della ragione. Questa nuova fiducia nella razionalità umana ha portato filosofi come Diderot e Voltaire a sostenere la libertà di pensiero e il fra i cittadini contro il potere assoluto della monarchia, e ha aperto la strada a rivoluzionarie scoperte scientifiche e tecnologiche. La circolazione delle nuove idee fu inoltre favorita dalla pubblicazione dell’ (Enciclopedia) degli illuministi francesi Denis Diderot e Jean- Baptiste D’Alembert, un dizionario illustrato della scienza, delle arti e dei mestieri che raccoglieva, in numerosi volumi con tavole illustrate, il sapere dell’epoca. pensiero illuminista diritto di uguaglianza Encyclopédie Antonio Canova, , 1804-1808, marmo e legno dorato. Roma, Galleria Borghese. Paolina Borghese come Venere vincitrice Italia, tappa finale del Grand Tour Nel Settecento nacque in Europa la moda del Grand Tour (Grande viaggio). I giovani aristocratici, specialmente inglesi, intraprendevano un per conoscere i diversi aspetti culturali, artistici e paesaggistici del continente europeo. Dopo Spagna, Portogallo, Olanda e Francia, la meta finale e privilegiata era l’Italia, dove i visitatori, insieme alla bellezza dei paesaggi, trovavano un’impressionante ricchezza culturale. Roma, Venezia, Firenze e Napoli erano le tappe predilette del tour, che talvolta comprendeva le Alpi e la visita al mitico Cenacolo di Leonardo a Milano; altre attrattive erano le Fonti del Clitumno in Umbria e le spettacolari eruzioni dell’Etna. Nonostante la povertà diffusa e il dominio straniero, l’Italia mostrava un’eccezionale : nelle città d’arte, frequentate da collezionisti, eruditi, artisti e architetti, si respirava un’atmosfera internazionale; gli artisti italiani erano noti all’estero e venivano richiesti nelle corti di tutta Europa. Molti viaggiatori portavano con sé come ricordo dell’Italia squisiti souvenir, tra cui piccoli mosaici (mosaici minuti) e dipinti di veduta, lussuose “cartoline” che illustravano bellezze artistiche e paesaggi disseminati di rovine antiche. viaggio “di formazione” vitalità culturale Luigi Vanvitelli, Reggia di Caserta, facciata, 1752-1774. Intenditori, collezionisti e mercanti d’arte Nel Settecento i signori e gli intellettuali europei fanno a gara per accaparrarsi le opere più belle di tutte le epoche, da esporre in splendide , inizialmente private. Si formarono così grandi collezioni che poi hanno costituito il primo nucleo artistico di gallerie e musei restigiosi; in questo periodo si svilupparono anche il mestiere di mercante d’arte e quello di antiquario. Agli inizi del secolo le scoperte archeologiche di Ercolano e Pompei, le due città sepolte dalle ceneri del Vesuvio nel 79 d.C., portarono alla pubblicazione di disegni e incisioni di antichità. Nacque così la figura del conoscitore, a cavallo tra l’antiquario erudito, il collezionista e il critico d’arte. Nella seconda metà del secolo, grazie ai progressi tecnici e alla collaborazione di grandi artisti, si cominciarono a produrre in serie arredi e oggetti vari. gallerie Porcellana di Meissen, , 1740. Cinese con la chitarra