Watteau, pittore “della grazia” Un tenue alone di mistero circonda paesaggi e figure dell’inquieto pittore francese, maestro di eleganza Jean-Antoine Watteau (1684-1721) è una delle personalità artistiche più interessanti del Settecento, non solo francese. I contemporanei, che ne ammirano il grande talento di disegnatore e pittore “della grazia”, ovvero di scene galanti e mitologiche, spesso misteriose, lo descrivono come inquieto, sempre insoddisfatto del proprio lavoro. Non a caso Watteau è l’artista dell’indecisione, come dimostrano i molti pentimenti rilevati nelle sue composizioni (che ai raggi X hanno svelato figure e dettagli scomparsi nel progetto finale). I suoi soggetti sono immersi in paesaggi idilliaci, spesso disseminati di statue che sembrano vere, oppure inquadrati da scenografie di fantasia. La sua pennellata è fluida; i suoi disegni rivelano un tocco rapido, nervoso e modernissimo. Morto di tisi a soli trentasette anni, Jean-Antoine Watteau, , 1716 ca., gesso nero, rosso e bianco su carta. New York, Pierpont Morgan Library. Donna seduta L’affascinante teatro della vita mondana Entro un’architettura fantastica, decorata con sculture femminili che sembrano vive, Watteau dipinge un’affollata scena in cui innamorati, bambini, cani e domestici trascorrono momenti spensierati. Jean-Antoine Watteau, , intero e particolare, 1717, olio su tela. Londra, Dulwich Picture Gallery. I piaceri del ballo Una coppia di innamorati sembra quasi volersi nascondere alle spalle di una dama col cagnolino, ritratta mentre prende un calice da un servitore. Un malinconico Pierrot Questa tela di Watteau è uno dei dipinti più enigmatici della pittura di tutti i tempi. Chi è il giovane in maschera, dallo sguardo malinconico e assorto, le braccia penzoloni come quelle di un burattino, ma le mani vive e sensibili? Chi sono e di che cosa si stupiscono i quattro personaggi ai suoi piedi? E che cosa significa la presenza dell’asino, di cui appena si intravedono il muso e un occhio? E l’erma scolpita che raffigura un fauno fra gli alberi? Certo ogni personaggio, compreso il protagonista, è ben individuato nei suoi caratteri fisionomici e psicologici. Il quadro si caratterizza inoltre per i forti contrasti di luce e per un paesaggio dagli alberi maestosi, di grande poesia. Jean-Antoine Watteau, , 1719 ca., olio su tela. Parigi, Museo del Louvre. Gilles (Pierrot) Non è da escludere che il giovane pittore, malato di tisi, si sia identificato in qualche modo nel giovane raffigurato, la cui espressione è velata di una penetrante malinconia. Il fauno scolpito, con gli occhi socchiusi, ricorda le statue che compaiono spesso nei dipinti di Watteau e che sembrano animarsi come se fossero esseri in carne e ossa. Le maschere della commedia I personaggi della commedia dell’arte di tradizione italiana – nota in Francia come – sono fra i temi prediletti da Watteau, che amava assistere agli spettacoli in cui recitavano i commedianti, cioè gli attori professionisti. In questa tela, al centro della composizione è raffigurato Mezzettino, che rappresenta la maschera del servo astuto e imbroglione, con la chitarra in mano. Comédie italienne Jean-Antoine Watteau, , 1717, olio su tela. Londra, Wallace Collection. La famiglia di Mezzettino