Dinamismo e azione: i futuristi Il Futurismo, che esalta tutti gli aspetti della modernità, è la corrente artistica italiana più rivoluzionaria dell’epoca in Francia, si afferma in Italia un movimento che esprime la presa di posizione da parte di giovani artisti e intellettuali nei confronti di una società in rapido mutamento: il Futurismo. Il movimento, che coinvolge tutte le arti, dalla musica alla letteratura alle arti visive, è annunciato il 20 febbraio 1909 da un del poeta , pubblicato sul quotidiano parigino “Le Figaro”, e vede la pronta adesione di giovani pittori come (nell’immagine, in un dettaglio di un autoritratto), , , , trovando diffusione anche a livello internazionale. Marinetti, che parla del Futurismo come di un “enorme giocattolo inatteso”, che nessuno si aspettava dall’Italia, esorta a scegliere i temi dell’arte dal mondo del lavoro e dal paesaggio urbano che si va rapidamente sostituendo a quello rurale. Così, i futuristi fanno propri i : dinamismo, azione, innovazione sociale e culturale, forza della giovinezza. Ognuno interpreta questi temi in modo personale, ma in tutte le opere futuriste linee, forme, colori e volumi rendono il senso della velocità e dell’energia ed esprimono stati d’animo quali entusiasmo ed esuberanza. Poco tempo dopo la nascita del Cubismo Manifesto Filippo Tommaso Marinetti Umberto Boccioni Carlo Carrà Gino Severini Giacomo Balla nuovi idoli della modernità Umberto Boccioni, , particolare 1911, olio su tela. Milano, Pinacoteca di Brera. Autoritratto Stati d’animo “moderni” (1882-1916) incarna la figura dell’artista di avanguardia, promotore di iniziative culturali, acuto osservatore del mondo contemporaneo, dibattuto fra una realtà nazionale deludente e il desiderio di grandi cambiamenti. Per questo dichiara guerra alla tradizione rappresentando l’uomo a diretto contatto con la realtà moderna, che ha un grazie ai nuovi mezzi di locomozione (treni, aerei, automobili). La sua famosa serie degli illustra dimensioni e luoghi emotivi tipicamente moderni. Umberto Boccioni ritmo dinamico Stati d’animo Umberto Boccioni, , 1911, olio su tela. New York, The Museum of Modern Art (MoMA). Stati d’animo I: gli addii La scena degli addii si svolge in una stazione: due ali di folla arretrano mentre una locomotiva avanza sbuffando minacciosa sotto un cielo basso e grigio. Sullo sfondo la periferia urbana, con tralicci e caseggiati. La composizione non è unitaria, ma va letta attraverso osservazioni “simultanee”, cioè stabilendo rapporti fra paesaggi, figure e cifre misteriose.