Balla e la velocità del movimento Volumi, movimento e luci: Balla sposa i temi del Futurismo e li rielabora con un linguaggio personale del è (1871-1958): dopo una prima esperienza divisionista, nel 1910 il pittore torinese, nel frattempo trasferitosi a Roma, sottoscrive insieme ad altri artisti il . Qualche anno dopo, nel 1915, firmerà un altro manifesto, , segnando il distacco dalla fase più accesa del movimento. Uno dei principali esponenti Futurismo Giacomo Balla Manifesto tecnico della pittura futurista Ricostruzione futurista dell’universo L’esaltazione della velocità Il dipinto appartiene a una serie dedicata da Balla all’automobile in corsa, che per i futuristi è il simbolo della modernità. È il pretesto, come hai già visto nelle sculture di Boccioni, per studiare il (che nel dipinto di Balla sono linee curve e triangoli), e di immaginare gli effetti di luce sulle forme, tutte giocate sui toni del marrone. La “scomposizione” dell’automobile, che viene colta in momenti successivi del suo procedere, richiama gli esperimenti fotografici sul movimento del fotografo inglese Eadweard Muybridge (vedi a pagina 358). Le linee curve suggeriscono il movimento circolare delle ruote. movimento dei volumi nello spazio Giacomo Balla, , 1913, vernice su carta intelata. Roma, Galleria nazionale d’Arte moderna, donazione Luce ed Elica Balla. Espansione dinamica + Velocità Patriottismo “plastico” Nel dipinto , del 1915, Balla sostituisce le linee frammentate e convulse dei primi esperimenti futuristi con immagini più composte, e nello stesso tempo affronta il tema patriottico di un’Italia appena entrata in guerra. Le bandiere tricolori svolazzano al vento, inquadrate da elementi plastici che salgono al cielo in forma di onde sui toni grigio-azzurri; le forme si incastrano l’una nell’altra come in un gioco di costruzioni. L’effetto è straordinario perché si ha la sensazione di un’opera tridimensionale, raffinatissima e ancor oggi molto attuale anche per l’accostamento dei colori. Bandiere all’altare della patria Giacomo Balla, , 1915, olio su tela. Bandiere all’altare della patria