Kandinskij: nasce l’arte astratta Liberi come la musica, colori e linee perdono ogni riferimento alla realtà , il pittore russo Vasilij Kandinskij è anche il primo pittore astratto del Novecento. L’artista raccontava di aver deciso di dedicarsi alla pittura dopo aver ammirato a Mosca uno dei dipinti della serie dei di Monet, che della forma reale del pagliaio non mostrava ormai quasi più nulla. Fin dagli inizi, dunque, Kandinskij era interessato al tema delle forme reali che si dissolvono nel colore. Così, tra il 1911 e il primo 1912 comincia a realizzare grandi tele dove gli elementi figurativi sono sempre più rari, mentre si ampliano le . Organizza anche mostre, invitando artisti d’avanguardia come Picasso e Braque. Secondo lui, musicisti, poeti, pittori devono contribuire a creare l’ , espressione della dimensione più spirituale dell’uomo. «L’anima – scrive Kandinskij – è un pianoforte, e l’artista è la mano che, toccando i tasti, ne fa vibrare le corde […]. Nell’arte viene sempre più in primo piano l’elemento astratto, che guadagna in suono interiore […].» Sono i primi passi dell’arte astratta. Il fondatore del gruppo tedesco Il Cavaliere azzurro Covoni estensioni di puro colore opera d’arte totale Vasilij Kandinskij, , 1911, olio su tela. Monaco, Städtische Galerie im Lenbachhaus. Concerto (Impressione III) Nel 1911 Kandinskij ascolta un concerto del musicista austriaco Arnold Schönberg. Dall’impressione profonda che quella musica gli suscita nasce , un dipinto dominato dal giallo e dalla macchia nera del pianoforte. Come una cascata di luce, la forza espansiva del giallo si rovescia sugli spettatori, ormai divenuti forme astratte. Concerto Una pittura “musicale” L’influenza della musica, arte astratta per eccellenza, sulla pittura e sulle idee di Kandinskij è confermata dai titoli di molti suoi dipinti: , termini tipici del linguaggio musicale. In Kandinskij separa per la prima volta colore e forma in modo totale. Nessuna forma lineare circoscrive un campo di colore e nessun colore è imprigionato in un contorno. Le figure che restano, delineate da contorni netti e sovrapposte al fondo pieno di colori, sono ormai trasparenti come fantasmi. Improvvisazione, Impressione, Composizione Improvvisazione 19 Vasilij Kandinskij, (Il suono azzurro), 1911, olio su tela. Monaco, Städtische Galerie im Lenbachhaus. Improvvisazione 19